Figli "dispersi" in cella?

Pasquale Almirante, La Sicilia 2.11.2014

In Austria l'obbligo di istruzione vale fino a 14 anni, ma se non viene rispettato dai genitori il rischio è grosso, dal momento che è previsto il carcere. In Italia invece, come è noto, se si evade l'obbligo scolastico fino alla scuola media è prevista un'ammenda per i genitori inadempienti pari a 20 euro; oltre gli anni di scuola media, pur persistendo l'obbligo, non è prevista nemmeno l'ammenda. Un obbligo per ridere, insomma.

Nella patria di Mozart, dove si accoglie il maestro Riccardo Muti a braccia aperte in fuga disperatissima dall'Opera di Roma, è prevista la carcerazione sulla base di un pacchetto di norme approvato un anno e mezzo fa dal Parlamento, allo scopo di contrastare l'assenteismo scolastico. Il "pacchetto" coinvolge insegnanti, consulenti, consigli scolastici e istituti di assistenza all'infanzia, prevedendo 5 livelli di intervento per riportare in classe i ragazzi che disertano. Qualora nessuna delle misure previste risultasse sufficiente, la legge infligge ai genitori sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino a 440 euro e, se non si paga, è previsto anche l'arresto e la detenzione di uno dei due genitori, in sostituzione della pena pecuniaria. Misure draconiane non giustificabili in Austria, dove gli abbandoni raggiungono appena l'8%, contro una media dei Paesi Ocse pari al 15% e di quella italiana che si attesta attorno al 20% e che in alcune aree del Sud ha picchi assai vicini al 30%.

Il dato comune con l'Austria è però il considerare la causa principale della dispersione scolastica i problemi di natura sociale, per cui il "pacchetto" di norme introdotto mira ad affrontarlo con servizi di assistenza agli alunni e alle loro famiglie e solo in caso estremo giunge alla carcerazione. C'è pure da dire che in Italia le risorse messe a disposizione quest'anno per le scuole a rischio abbandoni sono di 18.458.933 euro, contro i 53.195.060 euro di qualche anno fa. Il taglio è dunque del 65% ed effettuato con una sfacciataggine pari solo all'ignavia, perché di questi ragazzi si perdono tutte le tracce, tranne a ritrovarli nei fatti di cronaca. Ma non solo. E' acclarato che la condizione di povertà si può superare con l'istruzione che però è abbandonata proprio da chi ha più bisogno; quindi, invece di migliorare il proprio stato, andando a scuola, i ragazzi non la frequentano per aiutare la famiglia economicamente. Un cane che si morde la coda e che nessuno prova a fermare.