Immissioni in ruolo anche da graduatorie d'istituto Silvana La Porta, La Tecnica della Scuola 18.11.2014
Assunzioni anche da graduatorie d'istituto. E' questa una delle proposte del M5S, in particolare dell'on. Silvia Chimienti, che ha presentato moltissimi emendamenti alla Legge di Stabilità. E' necessario infatti investire quasi il doppio delle risorse che stanzia Renzi e finalizzare queste risorse a un piano straordinario di immissioni in ruolo. E' giusto, infatti, escludere Pas e Tfa, diplomati magistrale e SFP dalle future assunzioni? Oltre che iniquo, escludere queste persone dal ruolo costituirebbe uno spreco enorme di risorse già investite e di competenze già ampiamente testate, proprio in un momento di enorme crisi per l'Italia come quello attuale. C'è poi un emendamento a costo zero (3.19) che fa valere il principio per cui a partire dal 2016 (dopo le 150mila immissioni da Gae) tutti i posti liberati dal turn over dovranno essere ricoperti per scorrimento di graduatorie da docenti iscritti nella II fascia e poi nella III fascia delle graduatorie d'istituto. Questo emendamento è logico e di buon senso, mira a riconoscere il valore formativo dei Tfa e dei Pas nonché l'esperienza acquisita sul campo insegnando: ma anche qui i Cinque stelle sono ansiosi di vedere come voterà il PD. Il terzo emendamento segnalato (3.34) è quello che va a eliminare la scellerata norma Tremonti del 2008 che ha innalzato di un punto il rapporto alunni docente in classe, tagliando 90mila cattedre e generando i due fenomeni disastrosi delle classi pollaio e del precariato perenne. Vero è che servono 2 miliardi, ma sarebbero due miliardi ben spesi in termini di sicurezza degli allievi nelle classi, di qualità e continuità didattica nonché della possibilità di assorbire in pochissimo tempo anche i precari delle graduatorie d'istituto, ingiustamente esclusi dal piano di Renzi. Di particolare rilievo è poi l'articolo 21 con cui il M5S avanza importanti richieste: – sblocco del contratto dei docenti e avvio di una sessione negoziale entro la fine di quest'anno (emendamenti 21.93 e 21.97); – pagamento degli scatti stipendiali del 2013, ancora bloccati; – pagamento degli scatti stipendiali e ricostruzione di carriera per i precari; – pagamento delle ferie non fruite dei precari; – equiparazione del trattamento economico del personale precario e di ruolo. Altri emendamenti mirano a eliminare il taglio di risorse operato dal Governo sul comparto scuola, in particolare il taglio di 2.020 posti Ata e delle supplenze brevi. Assunzioni anche da graduatorie d'istituto, pagamento degli scatti stipendiali, ricostruzione di carriera e pagamento delle ferie non fruite per i precari. Sono punti nodali della questione scuola. Vedremo che cosa accadrà alla discussione della Legge di Stabilità in Commissione Bilancio prevista per questa calda settimana. |