Matteo Renzi a Che Tempo Che Fa, 9 marzo 2014:
"mercoledì presenteremo il pacchetto di riforme".

Il premier si confessa da Fazio e illustra agli italiani i progetti del nuovo Governo.

da Polis Blog, 9.3.2014

Matteo Renzi torna da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa e lo fa per la prima volta da presidente del Consiglio. A poco più di due settimane dal giuramento, il Premier torna nel salotto di Fazio su RaiTre per una lunga intervista in cui illustrerà agli italiani i progetti del suo nuovo Governo in un momento in cui la tanto discussa legge elettorale fa fatica a vedere la luce del sole.

L’intervista parte con la polemica legata alla canzoncina che gli studenti di Siracusa hanno cantato a Renzi durante la sua visita di lunedì scorso, che poi sembra più una scusa per fare un po’ di “campagna elettorale” e ricordare quanto sia importante il contatto con la gente e, ancora di più, il futuro della scuola italiana:

Abbiamo preso impegni concreti con i sindaci sull’edilizia scolastica, 10 miliardi di euro per le scuole. Ho chiesto anche a Renzo Piano per il rammendo delle scuole. La priorità per l’Italia è ripartire dalle scuole, la ricostruzione del paese è fondamentale. Per noi è la scuola, è l’educazione… Nella scuola di Siracusa siamo presi a bersaglio dalle polemiche per la canzone. A Treviso avevano cantato l’inno, a Siracusa ci hanno accusato di culto della personalità nordcoreana di Renzi.

E, ancora

io vorrei dare un messaggio di serenità, il governo deve tornare a parlare come gli italiani tutti i giorni e gli italiani parlano delle scuole. che si faccia polemica perché il rappresentante del governo va nelle scuole credo sia un errore. Penso che ci sia un pregiudizio: politici e non politici come Grillo vorrebbero che restassimo chiusi e asserragliati nel palazzo, perché se usciamo il loro giochino di rappresentarci come lontani dalla società non funziona più. Questo governo i soldi per prima cosa li trova per la scuola.

Si finisce subito a parlare della legge elettorale. Domani si vota. Sarà la volta buona?

Penso di sì e spero proprio di sì. E’ una legge elettorale che porta al ballottaggio e impedisce le larghe intese e riduce il potere dei partititi. Domani si chiuderà, al massimo martedì mattina.

La questione della parità di genere potrebbe portare dei problemi?

Non voglio far sembrare la cosa poco importante. Mi sono sempre impegnato per la parità di genere, ma non credo che si affermi con una legge. La parità vera è quando non ci sarà più una ragazza che firmerà una lettera in bianco in previsione di una gravidanza o quando non ci sarà disparità tra lo stipendio di una donna e di un uomo. Il tema si affronta altrove, non soltanto in Parlamento.

Renzi prosegue con qualche promessa, dall’abolizione del Senato entro un anno all’abbassamento delle tasse di 10 miliardi, operazione a cui si darà l’avvio da mercoledì.

mercoledì la partita è su una sostanza concreta, si abbassano le tasse. Trovo abbastanza imbarazzante che per anni si sono aumentate le tasse.

Ricorda Prodi e spiega quello di cui l’Italia ha bisogno:

Il vero modo per ridurre il costo delle imprese oggi non è semplicemente abbassare le imposte, ma semplificare le regole del gioco: meno burocrazia, fisco “amico”, semplificazione della Giustizia.


 

Si parla un po’ di tutto, Renzi va di palo in frasca cercando però di tenere il filo, con scarso successo. Il succo è semplice, dice il Premier: “vogliamo far vedere all’Europa che siamo in grado di annunciare dei cambiamenti e di portarli a termine, vogliamo far capire alla UE che saremo in grado di guidare l’Europa”.

L’Italia vuole guidare l’economia europea, non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Questo orgoglio lo dobbiamo mostrare. Perchè dobbiamo rassegnarci? Siamo sul filo: non possiamo dire “ce lo dice l’Europa”, siamo noi l’Europa! Siamo in 28: se ci fossimo messi in fila, la seconda industria manifatturiera e gli imprenditori migliori ce lo abbiamo noi.

Poi si passa al degrado di Pompei e ricorda l’esempio del Colosseo:

Se gli imprenditori vogliono collaborare, perchè no? Il servizio pubblico non deriva dal fatto che i soldi li mette il pubblico.

Fazio passa poi a domande secche e chiede risposte brevi. Visto quanto Matteo Renzi ama divagare, questa potrebbe essere la soluzione migliore.

L’assegno per chi resta senza lavoro è una cosa possibile?

Sì. Oggi noi abbiamo vari strumenti di cassa integrazione. L’assegno per la disoccupazione funzionerà così. Per i primi due anni ho diritto ad avere dei soldi, che vanno via via scemando, in cambio di un impegno con la comunità: seguire un corso di formazione serio e dare aiuto alla comunità, svolgendo lavori in comune o simili. Avremo i sindacati contro, ce ne faremo una ragione.

Qualche altra anticipazione su cosa verrà presentato mercoledì?

Raffaele Cantone sarà il capo dell’Autorità contro la Corruzione. Siamo un paese corrotto: se l’autorità anticorruzione prevista da Monti partirà, l’Italia recupererà 10-20 posti. Abbiamo scelto Cantone perché è un magistrato.

Russia-Ucraina, qual è la posizione dell’Italia?

E’ evidente che si tratta di chiedere con grande decisione alla Russia di rispettare le regole del gioco e i confini territoriali non solo dell’Ucraina. Noi l’abbiamo fatto con grande dialogo e credo che gli sforzi della comunità internazionale siano concordi.


 

(nel video l’intervista a Matteo Renzi, sempre a Che Tempo Che Fa, del 17 novembre dello scorso anno)