Quota 96: politici contro il blocco Ragioneria. Non è stata ancora una volta risolta la questione di quota 96 e pensioni scuola bloccata dalla Ragione di Stato. Ma questa volta la reazione dei politici sembra più decisa. di Lorenzo Pascucci, webmasterpoint 19.3.2014
AGGIORNAMENTO: E' stato
convocata un'altra riunione in Commissione martedì prossimo 25 Marzo
e i politici, compreso, il Ministro Giannini vogliono trovare una
soluzione politica che vada, per quanto possibile, al di là delle
coperture. Tutti gli interventi e le reazioni e i nuovi annunci in
questo articolo al seguente link diretto In Commissione Bilancio alla Camera dei deputati si torna a parlare di quota 96. Domani 18 marzo 2014, infatti, l'organismo presieduto da Francesco Boccia è chiamato a valutare la compatibilità economica con le casse dello stato della proposta di legge modificata e unificata dei disegni presentati negli scorsi mesi da Manuela Ghizzoni (Partito Democratico) e Maria Marzana (Movimento 5 Stelle). Già nella scorsa settimana era prevista la seduta di discussione, poi saltata per una questione di priorità ovvero a causa della richiesta di fiducia del Governo sul decreto delle missioni militari. L'idea è di estendere l'applicazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico precedenti alla riforma Fornero anche al personale della scuola che abbia maturato i requisiti entro l'anno scolastico 2011-2012. Il nodo che finora ha frenato qualsiasi proposta di cambiamento è sempre stato quello economico. Da qui la continua restituzione al mittente di tutti i disegni di legge fin qui avanzati. Per quota 96, si ricorda, si intendono quei lavoratori del mondo della scuola che, nonostante il compimento di 61 anni d'età e il raggiungimento di 35 anni di contributi, non sono andati in pensione a causa dell'introduzione delle norme contenute nella riforma Fornero, che non hanno tenuto conto della peculiarità del calendario scolastico. Anche questa volta c'è ottimismo. Certo, anche in passato c'è stato ma è stato tradito. Parole positive arrivano dallo stesso Boccia mentre Manuela Ghizzoni è pronta a dare battaglia: "Esattamente come tutti voi, anche noi che stiamo portando avanti questa causa dal versante parlamentare siamo esausti del protrarsi della discussione senza arrivare a una soluzione. Non possiamo più accettare rinvii (peraltro, il nuovo governo si è insediato e sta lavorando a pieno regime) soprattutto dopo che nella Commissione Lavoro tutte le forze politiche si sono espresse favorevolmente. Martedì prossimo pretendiamo le risposte tanto attese". |