I supplenti inesistenti

Pasquale Almirante, La Sicilia 30.3.2014

Secondo un'indagine condotta da Skuola. net, uno studente su 3 riferisce che in assenza del professore la classe resta senza alcun tipo di sorveglianza e non si fa nulla, perdendo così quell'ora di lezione. Sottolineato che anche i prof si ammalano, il sondaggio aggiunge che, pur venendo un supplente temporaneo, 4 ragazzi su 5 hanno dichiarato che non si fa ugualmente nulla e lo stesso vale anche per le supplenze lunghe. Gli studenti intervistati - dice Skuola. net - sono stati 1.500 e se l'80% ha denunciato di non fare lezione, con o senza supplente, qualcosa non va. Stessa situazione se il prof manca per più di 15 giorni: il 43% degli studenti sostiene che per settimane o mesi non ha avuto né docente né supplente, e una percentuale simile non ha iniziato regolarmente le lezioni a settembre. Che dire? Qualche legittima considerazione sorge spontanea, se si fa riferimento ai tagli di risorse alla scuola, a cominciare dall'obbligo delle 18 ore settimanali per tutti che hanno tolto la possibilità, per chi avesse ore a disposizione, di poterle impiegare per "tappare i buchi". Se, dunque, il dirigente scolastico vuole coprire l'assenza deve pagare un docente e siccome non ci sono soldi le classi speso rimangono scoperte. Inoltre, nel caso in cui un prof manchi per meno di 15 giorni, le disposizioni impongono che la scuola non possa chiamare un supplente esterno, ma deve provvedere con gli interni che però si possono rifiutare visto che già svolgono per intero il loro orario di servizio. Ecco perché accade, come denuncia l'80% degli intervistati, che gli studenti rimangano da soli, scordando perfino che se un ragazzo si fa male si rischiano conseguenze penali. Sarebbe solo il 15% dei ragazzi a fare lezione con un supplente regolare o con il professore di un'altra classe, mentre un ragazzo su 10 si lamenta che la classe venga suddivisa in altre classi.

Inquietante, però, ciò che ha riferito il 70%: nel corrente anno scolastico avrebbero cambiato almeno un prof in quelle materie in cui invece doveva rimanere lo stesso docente. Quale soluzione? Forse un organico funzionale, composto da professori di ruolo in sovrannumero, da dirottare alla bisogna; mentre alcune organizzazioni di dirigenti scolastici vorrebbero obbligare gli insegnanti a coprire le assenze temporanee dei colleghi. Ma con quali sistemi, non è stato spiegato, tranne che non si voglia usare la frusta. Ma lo sconsigliamo.