Quota 96 scuola: Marzana, Anief,
Quota 96 e pensioni scuola 2014, novità:
levate di scudi di Fitzwilliam Darcy, The Blasting News 20.3.2014 La bocciatura da parte della Ragioneria di Stato del testo di legge Ghizzoni-Marzana, che avrebbe dovuto risolvere l'incresciosa situazione dei cosiddetti Quota 96 e delle pensioni della scuola, ha prodotto una vera e propria alzata di scudi da parte dei sindacati come Gilda, Cobas e Anief e da parte della stessa Marzana, colei che insieme a Ghizzoni aveva scritto e proposto il testo di legge.
La motivazione della Ragioni di Stato è nota a tutti: non ci sarebbe
la copertura finanziaria per il provvedimento sui Quota 96 e le
pensioni scuola in quanto peserebbe troppo sulle casse dello Stato
(ne abbiamo parlato in questo articolo).
È intervenuta nel dibattito seguente alla bocciatura la stessa
deputata del M5S, la Marzana, che ha sottolineato come quanto
accaduto riguardo al testo di legge sui Quota 96 e le pensioni
scuola rappresenti un fatto gravissimo. Se il testo di legge era
stato approvato sia da maggioranza che opposizione, non comprende il
motivo per cui all'interno della Legge di Stabilità 2013-2014 il
governo non abbia previsto la copertura della spesa per tale
provvedimento. Alla maniera di Dr. Jekyll e Mr. Hide, ha definito la
Marzana il comportamento del Partito Democratico in questa
situazione.
Ad intervenire in maniera dura è stato anche Rino di Meglio, il
coordinatore nazionale del sindacato degli insegnanti Gilda, il
quale ha sottolineato come la bocciatura sia stata una mossa
assurda, in quanto sembra che il governo non voglia prendersi la
responsabilità di riformare le pensioni Fornero che presenta delle
assurdità e delle contraddizioni enormi, proprio sul versante dei
Quota 96 e delle pensioni della scuola. La bocciatura del testo
Ghizzoni-Marzana non permette agli insegnanti di andare in pensione,
pur avendone il diritto, e blocca di fatto un importante turn over
per i precari della scuola.
Marcello Pacifico dell'Anief sostiene invece che anche la questione
della copertura finanziaria del provvedimento sui Quota 96 e le
pensioni scuola non regga. A suo dire, la copertura potrebbe essere
trovata semplicemente nel fatto che, attraverso il turn over, gli
insegnanti giovani che subentrerebbero percepirebbero circa il 30%
in meno dello stipendio rispetto a coloro che andrebbero in
pensione. Da quella differenza potrebbe essere trovata la somma per
pagare le pensioni scuola ai Quota 96. Anche Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas, ha attaccato frontalmente il governo Renzi per quanto riguarda la questione dei Quota 96 e delle pensioni della scuola. L'attacco è deciso, spiega infatti Bernocchi che sembra assolutamente incomprensibile il motivo per cui non vi sia volontà politica per sistemare la situazione dei Quota 96 e delle pensioni scuola, quando altri comparti di lavoratori hanno ancora la possibilità di andare in pensione con i requisiti pre-riforma delle pensioni Fornero, come ad esempio i militari e i dipendenti delle Camere. Insomma, Renzi non avrebbe veramente l'intenzione, come dichiarato, di risolvere e di affrontare in maniera seria e matura una riforma del comparto scolastico.
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