Non abbracciate gli alunni

Pasquale Almirante, La Sicilia 23.3.2014

Ha suscitato smarrimento la circolare di una preside di un Istituto comprensivo di Lecce, con la quale invitava i docenti a evitare «qualsiasi contatto con gli alunni e le alunne. In particolare, si ribadisce che non è consentito, per nessun motivo, toccare i ragazzi e le ragazze, né abbracciandoli/e, né prendendoli/e per mano, né baciandoli/e sulla guancia. Questo al fine di tutelare la sicurezza di tutti. L'inosservanza di tale disposizione da parte delle SSLL comporterà l'applicazione di sanzioni disciplinari». Quali possano essere le sanzioni disciplinari non è stato spiegato, ma l'interpretazione della circolare non lascia dubbi: nessuno tocchi gli alunni.

La vice preside, interpellata dai giornali, ha detto che «si è reso necessario prendere questo provvedimento anche se non si sono verificati casi eclatanti: nessun caso di pedofilia o cose del genere! Abbiamo tutti compreso le intenzioni della preside e abbiamo accettato serenamente il provvedimento, che serve anche ad evitare pettegolezzi». In altri termini ci sarebbe il timore che un abbraccio, una carezza a un bambino o a una bambina, magari per premiarlo, incoraggiarlo, confortarlo possa suscitare scandalo e pettegolezzo. Forse è il segno dei nostri tempi, che da un lato mercificano il corpo, in tutte le sue ambiguità e volgarità, e dall'altro lo criminalizzano, tanto che si temono accuse di pedofilia anche con un semplice abbraccio o una carezza. "Lasciate che i bambini vengano a me", si dice nel Vangelo. Con ogni probabilità questa parte delle Scritture non coincide più con l'umanità 2.0, adusa ormai agli abbracci e alle carezze virtuali, piuttosto che al contatto caldo e affettuoso per donare qualche sicurezza e pure quel briciolo di amore per farli sentirsi accettati e voluti bene.

L'Usr della Puglia però, di fronte allo scalpore della notizia, ha deciso di inviare un ispettore per capire il contesto in cui è nata la circolare: se si sia trattato cioè di un eccesso di zelo, oppure di un'iniziativa indotta da qualche segnalazione di sospetta pedofilia. Non è escluso che vengano ascoltati anche gli alunni. E mentre l'interrogativo sulla disposizione si scioglierà dopo l'istruttoria, fra le altre paure che affliggono gli insegnanti si insinua anche quella di pedofilia: non lasciate allora che i bambini vengano più dal maestro.