Maturità, varate le commissioni.
Da oggi le scuole riceveranno le liste con i
nominativi dei docenti. di Salvo Intravaia, la Repubblica scuola 30.5.2014
Maturità 2014: è finita l'attesa. Il
ministero dell'Istruzione ha comunicato che da oggi le scuole
superiori riceveranno i nominativi delle commissioni degli esami di
Stato. E da martedì 3 giugno, collegandosi col sito del Miur e
digitando provincia e codice meccanografico della scuola, è
possibile ottenere tutte le commissioni che a partire da lunedì 16
giugno prossimo opereranno in istituto. Adesso, tocca a loro:
studenti e genitori che rincorreranno tutte le informazioni
possibili sui docenti esterni che avranno il compito di saggiare la
preparazione dei circa 500mila studenti alle prese con gli esami del
secondo grado. La prima prova scritta è prevista per mercoledì 18 giugno. I maturandi dovranno cimentarsi con le tipologie previste dalla riforma Berlinguer: analisi del testo, saggio breve/articolo di giornale, tema storico e tema di attualità. Il giorno dopo, martedì 19 giugno, sarà la volta della seconda prova scritta e dopo una pausa di riflessione di qualche giorno, lunedì 23 giugno, gli scritti si concludono con la terza prova. Il quizzone che, spesso, viene articolato in domande a risposta aperta su tutte le altre materie. Da qualche anno, alle telefonate "esploratrici" in cerca di notizie utili sui prof esterni si sono sostituiti i più pratici e veloci social network e alcuni siti specializzati dedicati allo scopo. E oggi, prima degli esami, gli studenti conoscono già punti deboli e lati del carattere dei commissari esterni con i quali dovranno confrontarsi. Ma anche gli argomenti "cari" ad ogni insegnante e il modo di interrogare. Del resto, i prof esterni - anche i presidenti di commissione, che spesso sono i docenti più anziani - provengono quasi tutti dalle scuole della stessa provincia ed è più facile reperire informazioni. Ma prima di arrivare agli esami, il mezzo milione scarso di ragazzi iscritti all'ultimo anno della scuola superiore dovrà fare i conti con lo scoglio dell'ammissione agli esami. In teoria, anche con una sola insufficienza ci si potrebbe vedere sbarrata la strada. Ma in generale l'esclusione dalle prove finali scatta con situazioni più gravi. E ogni anno sono circa 5 su cento coloro che non riescono ad arrivare al cospetto della commissione. |