Giannini: in 5-6 anni si arriverà
Il ministro: “E’ uno strumento utile a certi
livelli di scolarità, ma i bambini La Stampa 2.5.2014
ROMA «Stiamo cercando di aiutare la scuola a fare quel salto negli strumenti», ha spiegato la Giannini, aggiungendo che «la base culturale è solida e questo è un processo che in Italia deve essere ancora completato». Vale a dire «ci sono Regioni che hanno messo in atto buone pratiche, si tratta di una realtà diffusa in cui si sono fatte scelte importanti di investimento e fiducia verso le scuole». Tornando al tema dei tablet, per il ministro è uno strumento «utile a certi livelli di scolarità, ma i bambini della scuola primaria possono usare molti strumenti, è meglio che li alternino». E quanto al telefonino in classe, «non si può usare - ha detto il ministro - Il telefonino, se usato con parsimonia, ci collega col mondo, ma non va usato in classe». Ma senza che per questo debba essere consegnato prima delle lezioni: «Consegnarlo prima è una censura del comportamento, la scuola deve educare lo studente a far sì che si accorga che in quel momento il telefonino non si usa», ha detto la Giannini. |