Scuola, allarme Censis. Dal governo l'impegno
del piano-monstre per la sicurezza: 3,7 miliardi

di Salvo Intravaia, la Repubblica scuola 31.5.2014

ROMA - Punto centrale del discorso di insediamento del premier Renzi e tormentone dei primi 80 giorni di governo. Il Piano scuola va avanti e promette di mettere in sicurezza una grande fetta degli oltre 41mila edifici scolastici pubblici italiani in condizioni piuttosto precarie, come conferma anche l'ultimo studio del Censis. Che ogni giorno vengono frequentati da quasi 8 milioni di alunni e oltre un milione di insegnanti, capi d'istituto, bidelli e personale di segreteria. L'ultimo aggiornamento in ordine di tempo risale a poco  più di una settimana fa: 36 milioni di euro assegnati agli enti locali per la costruzione di 27 nuovi edifici scolastici.

E sono anche stati assegnati dagli enti locali quasi tutti i 150 milioni previsti da decreto del Fare varato dal governo Letta. Si tratta di altri 603 interventi di ristrutturazione per altrettanti edifici sgarrupati. Il governo sul tema della sicurezza degli edifici scolastici procede come aveva promesso anche se la strada è tortuosa e impervia. Perché le statistiche dicono che la maggior parte degli edifici, oltre ad essere vecchi, sono malmessi. E per rimettere l'intero patrimonio scolastico nuovamente in piedi occorrono parecchi miliardi di euro: ne ha stimati 13 la Protezione civile nel 2008 quando crollò il tetto al liceo Darwin di Torino uccidendo Vito Scafidi.

"Come ho spiegato in Parlamento  -  ha avuto modo di dire il ministro Giannini  -  fra le risorse che stiamo destinando a questo capitolo ci sono, fra l'altro, 120 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015 per tenere fuori dal patto di stabilità degli Enti locali le risorse destinate a interventi di edilizia scolastica. Mentre sono 300 i milioni che metteremo per consentire l'ulteriore scorrimento delle graduatorie del decreto "Fare" che consentirà di finanziare altri 1.850 interventi già cantierabili e dunque pronti a partire". Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha "promesso" 2,5 miliardi di fondi già esistenti in cassa e mai utilizzati.

Più un miliardo e 200 milioni racimolati dai fondi di coesione destinati all'edilizia scolastica: in totale, 3,7 miliardi. Una cifra mai stanziata da nessuno degli ultimi governi che per essere utilizzata necessita di una vera e propria lotta alle lungaggini burocratiche. E nel corso di uno dei primi consigli dei ministri ha lanciato la "Cabina di regia" per l'edilizia scolastica e un budget per ristrutturare e mettere in sicurezza le scuole italiane che arriverà a 3,7 miliardi di euro. Con i 2,5 miliardi già disponibili, si potranno attivare 10mila interventi, in un quarto degli edifici scolastici esistenti. "La scuola  -  ha ripetuto più volte Renzi  -  deve essere un luogo da cui partire e in cui stare sicuri".