Reggi: "Dati Censis? La Tecnica della Scuola 31.5.2014 ''I dati diffusi oggi dal Censis non ci colgono impreparati. Il governo conosce bene la situazione dell'edilizia scolastica. Proprio per questo abbiamo in programma già oltre 8.200 interventi da far partire nel 2014. Altri undicimila partiranno all'inizio del 2015. Con le opere previste solo quest'anno interesseremo circa un quarto delle scuole e quindi due milioni di studenti. C'è un forte cambio di passo rispetto al passato''. Così il sottosegretario all'Istruzione con delega all'edilizia scolastica, Roberto Reggi, commenta i dati Censis. ''A partire dal primo di luglio partiremo con 7.000 interventi. Entro il 2014 ne avvieremo almeno 8.200 e ne stiamo mettendo a punto altri 11.000 per l'inizio del 2015. Quello che rileva il Censis - sottolinea Reggi - è noto da tempo. Proprio per questo il governo ha fatto dell'edilizia scolastica una prioritè e ha impostato questo programma di azioni che sono essenzialmente di tre tipologie. Faremo - continua il sottosegretario - piccoli interventi di decoro e ripristino funzionale, come tinteggiature, ripristino funzionale di impianti idraulici ed elettrici, sistemazione di aree verdi, serramenti e vetri rotti. Questo grazie anche al Piano di reimpiego degli ex lavoratori socialmente utili che oggi si occupano delle pulizie. Saranno 4.293 i plessi interessati da questo tipo di manutenzione a partire dal primo luglio. Altri 8.000 plessi saranno interessati da interventi di questo tipo nel 2015 per un investimento totale sui due anni di 450 milioni di euro''. In estate ci saranno poi, spiega ancora il sottosegretario, 2.700 interventi di manutenzione straordinaria piu' rilevante grazie alla riprogrammazione di risorse su graduatorie esistenti, per un investimento di 400 milioni di euro. ''Infine, grazie allo sblocco del patto di stabilità, - aggiunge Reggi - si potranno fare, a partire da questa estate, altri 1.266 interventi di ristrutturazione o nuove costruzioni per un valore medio di un milione di euro ciascuno e un investimento complessivo che supererà il miliardo e duecento milioni. |