Esodati, testo in aula. Intervista a Maria Marzana (M5S), firmataria della proposta sui Quota 96 LeggiOggi.it, 2.7.2014
Esodati, Quota 96, testo unificato, proposte ed emendamenti. Negli
ultimi mesi, si sono rincorsi annunci e smentite,
molte speranze sono state alimentate e ben poche – finora – hanno
trovato riscontro. Quella di oggi è un po’ una data storica perché,
per la prima volta, da quando si è insediato il nuovo governo,
all’ordine del giorno in Parlamento figura il welfare con le sue
falle più devastanti. Ne discutiamo con Maria Marzana,
deputato del MoVimento 5 Stelle e firmataria, insieme alla dem
Manuela Ghizzoni, della famosa proposta di legge pro Quota
96, attualmente ferma ai box.
Mercoledì arriverà in aula un maxi-emendamento del governo
al testo di legge n. 224 e abbinate il quale prevede la
proroga di un anno delle salvaguardie per circa 32 mila persone
rimaste senza lavoro né pensione, i cosiddetti esodati.
A distanza di due anni dalla disastrosa Riforma Fornero
quello che ci attendiamo dal governo non sono misure tampone e
rivolte solo ad una porzione di soggetti danneggiati ma una proposta
organica e strutturale che dia una soluzione definitiva
allo stato di abbandono di questi lavoratori.
Sin dall’inizio di questa legislatura mi sono occupata della
questione Quota 96 depositando una proposta di legge, la
numero 1186, che successivamente in commissione è stata abbinata
alla proposta di legge n. 249, la quale affrontava la stessa
tematica.
I cosiddetti Quota 96 sono quasi 4 mila lavoratori del comparto
scuola tra docenti e personale ATA, la cui stima è frutto della
ricognizione richiesta durante i lavori di commissione e prodotta
dal MIUR in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali.
L’ammontare delle risorse necessarie per garantire il diritto alla
pensione è stato calcolato dalla Ragioneria dello Stato in
400 milioni di euro circa in 4 anni.
I tempi di assunzione in ruolo di tutti i vincitori del
concorsone 2012 non sono stati rispettati, tant’è vero che
il nuovo concorso, che doveva svolgersi ogni 2 anni e che ricadeva
proprio quest’anno, è stato slittato al 2015. La prossima discussione in Parlamento del decreto di riforma della PA non potrebbe essere l’occasione per introdurre qualche correttivo che includa anche le assunzioni nella scuola?
Il Movimento 5 stelle in relazione ai provvedimenti del governo e
degli altri gruppi parlamentari si è sempre posto in maniera
costruttiva proponendo dei correttivi e dei miglioramenti dei testi,
pertanto anche in occasione dell’esame del provvedimento di
riforma della Pubblica Amministrazione non faremo mancare il nostro
contributo, con particolare riferimento al comparto scuola.
Ad esempio, una delle proposte avanzate dal M5S al decreto
istruzione, poi respinta, prevedeva lo scorporo dei posti messi a
bando dal concorso 2012 dalla quota delle assunzioni previste dal
decreto stesso. L’approvazione di questa misura avrebbe consentito
l’aumento del numero complessivo delle assunzioni. Credo che rivestire un ruolo di garanzia come la Presidenza della Commissione Cultura sia incompatibile con il coinvolgimento in vicende giudiziarie. Di conseguenza assieme agli altri componenti del mio gruppo abbiamo inoltrato una lettera al presidente Galan per chiederne le dimissioni al fine di consentire il regolare svolgimento dei lavori di commissione. |