Pensioni Quota 96, ricalcolo dell'assegno
per chi ha scelto il contributivo
Eleonora Accorsi,
Pensioni Oggi, 27.7.2014
Quota 96, piu' vicina la soluzione per i 4mila prof
Il
Governo non ha ostacolato la
soluzione della
vicenda dei lavoratori della
scuola che non avevano potuto utilizzare i
requisiti pensionistici ante riforma Fornero, perché
maturati al 31 agosto 2012 e non al dicembre 2011, in
contrasto con l’art. 1 del DPR 351/98 che valuta il
servizio in anni scolastici e non solari.
E' stato, infatti,
dichiarato ammissibile
l’emendamento al
DL 90/2014 che consente l’accesso a
pensione, con
decorrenza dal 1° settembre 2014, ai lavoratori del
comparto scuola che hanno maturato i requisiti di
accesso a pensione entro l’anno scolastico 2011/2012
secondo le regole previste prima dell’entrata in vigore
della riforma Monti-Fornero (i cd.
quota 96 della scuola). E' quanto ha dichiarato
l'Onorevole Ghizzoni via Twitter.
Il testo ora è atteso in Aula per la prima lettura
intorno al 28 luglio.
La misura (qui
il testo dell'emendamento), come già
anticipato da Pensioni Oggi nei giorni
scorsi, consente di mantenere le vecchie regole di
pensionamento in favore di 4mila docenti che hanno
maturato un diritto a pensione entro il 31 Agosto 2012,
secondo la disciplina pensionistica vigente sino al
31.12.2011. L'elenco numerico dovrà essere definito
dall'Inps applicando un criterio progressivo risultante
dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità
contributiva vantata dai singoli richiedente alla data
del 31 dicembre 2012. Inoltre, per fare cassa, i
termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof
verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina
Fornero e quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la
vecchiaia, 41 anni e sei mesi, se donna e 42 anni e sei
mesi, se uomo, per la
pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci
sarà una dilatazione ulteriore qualora l'importo
lordo complessivo superi i 50mila euro.
Leggi Tutto:
http://www.pensionioggi.it/notizie/scuola/quota-96-piu-vicina-la-soluzione-per-i-4mila-prof-779#ixzz37tNDU8vq
Quota 96, piu' vicina la soluzione per i 4mila prof
Il
Governo non ha ostacolato la
soluzione della
vicenda dei lavoratori della
scuola che non avevano potuto utilizzare i
requisiti pensionistici ante riforma Fornero, perché
maturati al 31 agosto 2012 e non al dicembre 2011, in
contrasto con l’art. 1 del DPR 351/98 che valuta il
servizio in anni scolastici e non solari.
E' stato, infatti,
dichiarato ammissibile
l’emendamento al
DL 90/2014 che consente l’accesso a
pensione, con
decorrenza dal 1° settembre 2014, ai lavoratori del
comparto scuola che hanno maturato i requisiti di
accesso a pensione entro l’anno scolastico 2011/2012
secondo le regole previste prima dell’entrata in vigore
della riforma Monti-Fornero (i cd.
quota 96 della scuola). E' quanto ha dichiarato
l'Onorevole Ghizzoni via Twitter.
Il testo ora è atteso in Aula per la prima lettura
intorno al 28 luglio.
La misura (qui
il testo dell'emendamento), come già
anticipato da Pensioni Oggi nei giorni
scorsi, consente di mantenere le vecchie regole di
pensionamento in favore di 4mila docenti che hanno
maturato un diritto a pensione entro il 31 Agosto 2012,
secondo la disciplina pensionistica vigente sino al
31.12.2011. L'elenco numerico dovrà essere definito
dall'Inps applicando un criterio progressivo risultante
dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità
contributiva vantata dai singoli richiedente alla data
del 31 dicembre 2012. Inoltre, per fare cassa, i
termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof
verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina
Fornero e quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la
vecchiaia, 41 anni e sei mesi, se donna e 42 anni e sei
mesi, se uomo, per la
pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci
sarà una dilatazione ulteriore qualora l'importo
lordo complessivo superi i 50mila euro.
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http://www.pensionioggi.it/notizie/scuola/quota-96-piu-vicina-la-soluzione-per-i-4mila-prof-779#ixzz37tNDU8vq
Il
Governo non ha ostacolato la soluzione della
vicenda dei lavoratori della scuola che non
avevano potuto utilizzare i requisiti pensionistici ante riforma
Fornero, perché maturati al 31 agosto 2012 e non al dicembre
2011, in contrasto con l’art. 1 del DPR 351/98 che valuta il
servizio in anni scolastici e non solari.
E' stato, infatti,
dichiarato ammissibile l’emendamento
al
DL 90/2014 che consente l’accesso a pensione, con
decorrenza dal 1° settembre 2014, ai lavoratori del comparto
scuola che hanno maturato i requisiti di accesso a pensione
entro l’anno scolastico 2011/2012 secondo le regole previste
prima dell’entrata in vigore della riforma Monti-Fornero (i cd.
quota 96 della scuola). E' quanto ha dichiarato l'Onorevole
Ghizzoni via Twitter.
Il testo ora è atteso in Aula per la prima lettura intorno al
28 luglio.
La misura (qui
il testo dell'emendamento), come già
anticipato da Pensioni Oggi nei giorni scorsi,
consente di mantenere le vecchie regole di pensionamento in
favore di 4mila docenti che hanno maturato un diritto a pensione
entro il 31 Agosto 2012, secondo la disciplina pensionistica
vigente sino al 31.12.2011. L'elenco numerico dovrà essere
definito dall'Inps applicando un criterio progressivo risultante
dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva
vantata dai singoli richiedente alla data del 31 dicembre 2012.
Inoltre, per fare cassa, i
termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof
verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina Fornero e
quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la vecchiaia, 41 anni
e sei mesi, se donna e 42 anni e sei mesi, se uomo, per la
pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci sarà una
dilatazione ulteriore qualora l'importo lordo
complessivo superi i 50mila euro.
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Saranno fatti salvi fino al 31 dicembre 2015 i trattenimenti in
servizio per i magistrati e saranno ricompresi anche quelli non
ancora concessi alla data di entrata in vigore del
Dl 90/2014.
Per gli altri dipendenti pubblici la
dead-line resta ottobre
2014. Mentre per la scuola si anticipa al 31 agosto per
consentire, già da settembre, l'immissione in servizio del nuovo
personale. Sono queste alcune delle novità che sono state
approvate dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera
in sede Referente Venerdì scorso e che saranno da questa
settimana in Aula per la discussione finale.
Dunque il provvedimento, sul fronte dei trattenimenti in
servizio, ha sostanzialmente
retto l'esame parlamentare.
Da un lato viene confermata la stretta sui trattenimenti in
servizio contenuta nell'articolo 1 del
Dl 90/2014 che vede il loro termine al 31 Ottobre 2014;
dall'altro c'è una piccola apertura in favore dei magistrati il
cui termine, pur restando fissato al 31 Dicembre 2015,
ricomprenderà non solo i trattenimenti già concessi ma anche
quelli non ancora in essere alla data di entrata in vigore del
Decreto legge 90/2014. L'abbassamento dell'età dovrebbe invece
scattare subito per i militari e per gli Avvocati dello Stato
dato che gli emendamenti vanno ad abrogare il comma 3
dell'articolo 1 che, per i militari, estendeva sino al 2015
l'operatività dei richiami in servizio.
Al fine di salvaguardare la continuità didattica e di garantire
l'immissione in servizio fin dal primo di settembre, il
provvedimento precisa inoltre che i trattenimenti in servizio
del personale della scuola verranno invece fatti salvi fino al
31 agosto 2014 o fino alla loro scadenza se prevista in data
anteriore.
Leggi Tutto:
http://www.pensionioggi.it/notizie/pubblico-impiego/riforma-pensioni-cosi-cambiano-i-trattenimenti-in-servizio-409#ixzz38hTLKaZX
Saranno fatti salvi fino al 31 dicembre 2015 i trattenimenti in
servizio per i magistrati e saranno ricompresi anche quelli non
ancora concessi alla data di entrata in vigore del
Dl 90/2014.
Per gli altri dipendenti pubblici la
dead-line resta ottobre
2014. Mentre per la scuola si anticipa al 31 agosto per
consentire, già da settembre, l'immissione in servizio del nuovo
personale. Sono queste alcune delle novità che sono state
approvate dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera
in sede Referente Venerdì scorso e che saranno da questa
settimana in Aula per la discussione finale.
Dunque il provvedimento, sul fronte dei trattenimenti in
servizio, ha sostanzialmente
retto l'esame parlamentare.
Da un lato viene confermata la stretta sui trattenimenti in
servizio contenuta nell'articolo 1 del
Dl 90/2014 che vede il loro termine al 31 Ottobre 2014;
dall'altro c'è una piccola apertura in favore dei magistrati il
cui termine, pur restando fissato al 31 Dicembre 2015,
ricomprenderà non solo i trattenimenti già concessi ma anche
quelli non ancora in essere alla data di entrata in vigore del
Decreto legge 90/2014. L'abbassamento dell'età dovrebbe invece
scattare subito per i militari e per gli Avvocati dello Stato
dato che gli emendamenti vanno ad abrogare il comma 3
dell'articolo 1 che, per i militari, estendeva sino al 2015
l'operatività dei richiami in servizio.
Al fine di salvaguardare la continuità didattica e di garantire
l'immissione in servizio fin dal primo di settembre, il
provvedimento precisa inoltre che i trattenimenti in servizio
del personale della scuola verranno invece fatti salvi fino al
31 agosto 2014 o fino alla loro scadenza se prevista in data
anteriore.
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http://www.pensionioggi.it/notizie/pubblico-impiego/riforma-pensioni-cosi-cambiano-i-trattenimenti-in-servizio-409#ixzz38hTLKaZX
Dovrebbe essere la volta buona per il comparto scuola dopo mesi di stop and go
in parlamento. Ieri sul sito della Camera è stato reso disponibile il testo
dell'emendamento in favore dei cosiddetti
quota 96 della scuola approvato Venerdì in Commissione Affari Costituzionali in sede Referente alla Camera.
La disposizione che, come annunciato su Pensioni Oggi, attende il via libera del MEF (sembra però difficile che i tecnici del Tesoro si mettano di traverso) e la votazione dell'Aula della Camera (il testo sarà in discussione da Lunedì) aggiunge un articolo, l'articolo 1-bis al
decreto legge sulla Riforma della Pubblica Amministrazione.
La modifica consentirà ai docenti e il personale amministrativo della scuola che entro il 31 Agosto 2012 aveva maturato i requisiti per il pensionamento, ma che non aveva potuto lasciare il lavoro per un errore "tecnico" della legge Fornero (si era equiparato l'anno scolastico a quello solare), di lasciare in tempi record. I professori cosiddetti "quota 96", che cioè potranno lasciare il lavoro avendo maturato nel 2011-2012 60 anni di età e 36 di contributi (oppure 61 di età e 35 di contributi), potranno lasciare il lavoro già dal prossimo primo settembre. Non appena il Dl 90/2014 diventerà legge (intorno all'8 Agosto con l'ultima approvazione del Senato), i quota 96 potranno presentare domanda all'Inps. L'Istututo nazionale di previdenza, avrà 15 giorni di tempo per esaminare la richiesta e dare l'ok.
L'Inps dovrà effettuare il monitoraggio delle domande assegnando un ordine progressivo risultante dall'età anagrafica e dell'anzianità contributiva dei singoli richiedenti vantata al 31.12.2012. Se le domande supereranno le 4 mila, quelle in eccesso non potranno essere prese in considerazione. Altra novità importante riguarda il trattamento di fine rapporto che sarà erogato con le nuove regole, ossia quando sarebbero maturati i requisiti per lasciare il lavoro con le norme della riforma del governo Monti.
Il testo si è arricchito in questa settimana anche di un'altra importante innovazione e riguarda le lavoratrici che avevano maturato i requisiti per il pensionamento entro il 31.8.2012 ed avevano scelto l'opzione donna per anticipare l'uscita (dopo che si erano viste precludersi la possibilità di uscire con le vecchie regole). Ebbene queste lavoratrici, che sono incorse in una penalità rilevante sull'assegno pensionistico (effetto del calcolo totalmente contributivo dell'assegno), potranno ora chiedere all'Inps di farsi riliquidare l'assegno con le più convenienti regole del
sistema retributivo.