Maturità: Miur: "Promossi il 99,2% dei candidati".
Percentuale ancora più alta per gli esami di
terza media (99,7%). di Salvo Intravaia, la Repubblica scuola 28.7.2014 ROMA - Tutti promossi, o quasi, agli esami di quest'anno. Alla maturità, la percentuale di promossi è passata dal 99,1 per cento dello scorso anno al 99,2 per cento. Agli esami di terza media i promossi sono ancora di più: addirittura il 99,7 per cento. In pratica, quasi tutti. I dati, forniti oggi dal ministero dell'Istruzione, sono ancora provvisori, ma si riferiscono ad oltre il 90 per cento degli studenti e possono considerarsi ormai stabilizzati. Migliora la situazione anche sul versante degli scrutini finali: meno bocciati e stessa percentuale di rimandati a settembre, al superiore. I più "secchioni", dicono dal ministero, sono gli studenti dei licei, che ottengono le migliori performance sia alla maturità, sia negli scrutini finali. Voti più bassi per gli studenti dei tecnici e degli istituti professionali. E alla maturità 2014 aumentano anche se di poco i cervelloni, che albergano soprattutto in Puglia (700 i 100 e lode sui 3450 totali) e in altre regioni del centro-sud (408 in Campania, 356 in Sicilia e 348 nel Lazio). Anche i ragazzini della media nell'arco di 12 mesi sono diventati più bravi: meno bocciati che nel 2013. Appena il 3,5 per cento. Studenti più bravi o insegnanti più tolleranti? Quello che emerge in modo netto è che gli esami finali non sono più selettivi e assumono più che altro un valore burocratico. A fare la vera selezione sono i prof interni, con l'ammissione agli esami. Sia al superiore, sia alla media. I primi, formano prima delle prove scritte e del colloquio il 4,2 per cento di studenti, costretti a ripetere l'anno. I secondi, fermano anzitempo il 2,5 per cento di ragazzini. Tassi di non ammissione di gran lunga superiori ai bocciati agli esami, anche di dieci volte. Gli studenti più bravi alla maturità, stando ai numeri, sono quelli pugliesi, umbri, marchigiani e calabresi. I meno bravi sembrano i lombardi, con una percentuale risicata di studenti al top - diplomati con 100 centesimi - e cervelloni con 100 e lode. Resta piuttosto elevato - quasi il 10 per cento - il numero di studenti che riesce a strappare il diploma per il rotto della cuffia con il punteggio minimo: 60 centesimi. Si tratta di circa 50mila ragazzi e ragazze che incontrerebbero, con tuta probabilità, difficoltà a superare l'esame se questo fosse più selettivo. Mentre quasi un terzo dei maturati 2014 si diploma con un punteggio piuttosto basso: tra 61 e 70 centesimi. Stesso discorso agli esami di terza media, dove i diplomati con la sufficienza vengono considerati dei miracolati dal sistema. E resta elevato anche il numero di bocciati - che rappresenta l'anticamera della dispersione scolastica - negli istituti tecnici e nei professionali. Anche se in leggero calo rispetto ad un anno fa, il record - col 16 per cento - è saldamente nelle mani dei ragazzi che frequentano gli istituti professionali. Male anche il 12,3 per cento di respinti dei tecnici, che assieme al 29,8 per cento di rimandati a settembre superano abbondantemente i 4 studenti su dieci. |