Pensioni Quota 96 Scuola, governo Renzi, Boccia
Pensioni Quota 96 Scuola, governo Renzi,
Boccia e Ghizzoni: di Massimo Calamuneri, The Blasting News 25.7.2014
Giungono importanti novità in merito al caso
pensioni Quota 96 Scuola: il governo Renzi è
ormai integralmente proteso a risolvere la vicenda
nel brevissimo, e dopo i rallentamenti degli ultimi
giorni l’impressione è che la strada imboccata sia
finalmente quella giusta. Il duplice rinvio del
dibattimento sulla riforma della PA (decreto madre
cui verrà agganciato l’emendamento relativo al caso
pensioni Quota 96 della Scuola) aveva contribuito a
diradare l’ottimismo trapelato nelle scorse
settimane, ma nelle ultime 48 ore si è assistito
all’accelerazione finale. Emblematico da questo
punto di vista il tweet consegnato alla rete dal
presidente della Commissione Bilancio Francesco
Boccia, che ha praticamente annunciato la chiusura
del caso pensioni Quota 96 Scuola. A questo punto,
la domanda di pensionamento all’INPS potrebbe essere
possibile già a partire dalla prossima settimana.
Come accennato in apertura si avvia rapidamente alla conclusione il
caso pensioni
Quota 96 Scuola; ad essersi esposto al riguardo è stato il
presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia, che ha
consegnato alla rete il proprio messaggio: ‘#Quota96 scuola sarà
risolta in riforma Madia. Entro lunedì Affari Costituzionali e
Bilancio si saranno espresse, poi largo a giovani’. Entro 48-72 ore
arriverà dunque il parere della Commissione Affari Costituzionali e
Bilancio - a questo punto una formalità -, dopo di che si procederà
al dibattimento sulla riforma della PA e dunque al voto degli
emendamenti. A tal proposito non esistono incertezze: il
provvedimento relativo al caso pensioni Quota 96 Scuola è stato
preparato per tempo, letto, sottoscritto e firmato da tutti i gruppi
politici, nessun pericolo quindi di trovarsi davanti ad una
bocciatura o alla tanto temuta dichiarazione di inammissibilità (la
via dell’emendamento era stata tentata anche in passato ma ci si era
sempre scontrati con il giudizio di inammissibilità/incompatibilità
con la materia disciplinata dal decreto madre). Decisivi dunque i
passi in avanti delle ultime settimane: per chi come il sottoscritto
segue la vicenda da sempre era evidente come il vento fosse
cambiato. Da autentico scoglio insormontabile la stessa Commissione
Bilancio negli ultimi mesi era divenuta una delle più grandi
'alleate', per non parlare poi dell’impegno profuso all’unisono dal
suo presidente (Boccia), dall’onorevole Marzana, dal membro PD
Ghizzoni e dal presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano,
che non ha mai mancato di far sentire ‘il fiato sul collo’ al
governo Renzi (‘Non ci sono più alibi, l’esecutivo deve risolvere la
vertenza’ aveva dichiarato la scorsa settimana parlando di
previdenza e caso pensioni Quota 96 Scuola). Un giusto e sacrosanto
lieto fine potrebbe però essere rovinato da una decisione indegna. Come accennato pocanzi, l’ormai prossima conclusione del caso pensioni Quota 96 Scuola potrebbe essere ‘macchiata’ dalla decisione di non concedere subito la liquidazione alla categoria. L’idea sarebbe quella di erogarla solo al momento della maturazione dei requisiti dettati dalla Fornero, un’ipotesi che per molti dei 4000 Quota 96 della Scuola si tradurrebbe in un’attesa di oltre 4 anni. Sullo sfondo rimane anche il problema del calcolo dell’assegno pensionistico: il governo Renzi starebbe pensando di non considerare a fini contributivi il periodo di lavoro svolto ‘ingiustamente’ (cosa che al danno aggiungerebbe la beffa) o di includerlo ma con la previsione di un calcolo effettuato col contributivo in luogo del tradizionale metodo retributivo. Le tante incertezze ancora esistenti su questi due punti al momento ci impediscono di fornire delle informazioni più precise, urge dunque attendere. L’auspicio di chi scrive è quello di poter annunciare la conclusione del caso pensioni Quota 96 Scuola entro le prossime 72 ore: continuate a seguirci, vi terremo aggiornati.
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