Edilizia, arriva la nuova Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 24.7.2014
La novità è
sul regolamento di ripartizione delle imposte sul reddito a diretta
gestione statale: per rimettere in sesto le scuole, si inserirà una
quota specifica per "ristrutturazione, miglioramento, messa in
sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico
degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione
scolastica". Il testo, una volta licenziato dal Cdm, dovrà passare
dalle commissioni prima del via libera definitivo in autunno. Il Governo vuole dare attuazione rapidamente al decreto, che, una volta licenziato dal Cdm, dovrà passare dalle commissioni competenti prima del via libera definitivo, che si spera, comunque, arrivi entro l'autunno. Quanto alle scuole, il decreto presidenziale esaminato dal Cdm così come previsto dalla legge di stabilità per il 2014, aggiunge una quinta quota tra i beneficiari dell'8 per mille Irpef a gestione statale, inserendo anche "ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica". Gli altri capitoli riguardano il contrasto della 'fame nel mondo', le calamità naturali, l'assistenza ai rifugiati e la conservazione dei Beni culturali. I cittadini, insomma, potranno scegliere di destinare l'8 per mille delle imposte sul reddito per rimettere in sesto le scuole: una misura che, ha ricordato Umberto D'Ottavio del Pd, che "è valutabile intorno ai 150 milioni di euro all'anno. Questo tassello va ad aggiungersi ai molti messi in campo dal Governo e confermano la sincera intenzione di dare una svolta all'edilizia per la scuola. In una indagine conoscitiva era stato valutato in circa 30 miliardi il fabbisogno per il completo rinnovo o adeguamento dell'intero patrimonio che oggi conta circa 42mila edifici". |