Buone notizie per le Indicazioni 1° ciclo

Le misure di accompagnamento alle Indicazioni nazionali per il 1° ciclo sono giunte al giro di boa del primo anno di attuazione. Il Miur sta procedendo al rifinanziamento delle azioni di formazione sulle Indicazioni, utilizzando una quota di fondi per l'aggiornamento previsto dalla legge Carrozza, che indica tra le priorità il rafforzamento delle competenze di base.

di Giancarlo Cerini, Notizie della scuola 10.7.2014

Le misure di accompagnamento delle Indicazioni nazionali per il 1° ciclo (rinnovate con DM 254/2012) sono giunte al giro di boa del primo anno di attuazione. Sono state costituite “dal basso” circa 400 reti di scuole, per dar vita a laboratori di formazione-ricerca su aspetti pedagogici e didattici e sulle discipline del nuovo curricolo nazionale, con oltre 20.000 docenti coinvolti in piccoli seminari di carattere operativo. Inoltre, ci sarà una “coda” autunnale (cfr. nota MIUR-Dir.Gen.Ord. n. 2193 del 26-3-2014) in cui le scuole metteranno alla prova le innovazioni studiate in micro-sperimentazioni in classe, per poi diffondere le buone pratiche. Un apposito sito (cfr. www.indicazioninazionali.it) documenta il progress dei lavori in corso.

In tempi non facili l'intenso lavoro che si sta realizzando nella scuola di base italiana (e che si avvale di un comitato scientifico nazionale e di 20 staff regionali) è un buon segnale e testimonia che nella scuola c'è bisogno di formazione in servizio (senza troppe generiche conferenze, però!), di ricerca didattica (per lavorare meglio in classe!), di confronto (per consolidare la pratica del lavoro collaborativo: la scuola è una comunità professionale!). Tutti aspetti in sintonia con il sentimento oggi diffuso e al centro delle attenzioni “renziane” per valorizzare il ruolo degli insegnanti e far “cambiare verso” alla professionalità docente. Ed è evidente che non è solo un problema di orario di lavoro, ma della sua possibile qualità e del connesso riconoscimento sociale. Quali saranno i punti della proposta di riforma della scuola che il Governo mostrerà nelle ormai consuete slides di Palazzo Chigi?