Donne in pensione: le novità del Welfare

Età pensionabile spostata in avanti ogni 2 anni in base alle prospettive di vita

di Luca Giugliano, The Blasting News 31.7.2014

La possibilità per le donne di andare in pensione, fissata nel passato all'età di 60 anni, oggi è una condizione variabile, soprattutto in base al tipo d'impiego, e la direzione che si sta percorrendo è quella di eguagliare, da gennaio 2018, l'età pensionabile a quella del sesso maschile: infatti, a partire da quell'anno, i requisiti dei due sessi saranno equiparati.

Pensione di vecchiaia, età minima per le donne. Attualmente per le donne l'età minima per andare in pensione di vecchiaia è di 66 anni e 3 mesi se svolgono un lavoro dipendente pubblico, 63 anni e 9 mesi se il lavoro è dipendente privato e 64 anni e 9 mesi se il lavoro è di tipo autonomo, tenendo conto che servono sempre 20 anni di contributi versati. Contributi e calcolo pensione. Premesso che le pensioni di anzianità non esistono più, la donna se ha versato per 41 anni e 6 mesi i contributi può già andare in pensione, vedendosi però decurtare il 2% sulla pensione per ogni anno anticipato rispetto all'età prevista dalla pensione di vecchiaia.

Decreto Welfare e riforma della Pubblica Amministrazione. Il Decreto Welfare di luglio del governo Renzi che ha già stabilito, con l'approvazione del Consiglio dei Ministri, nell'ambito della riforma della Pubblica Amministrazione, la possibilità per le donne con 41 anni e 6 mesi di contributi di andare in pensione anticipata, nel contempo ha cancellato il trattenimento di servizio, quindi non si potrà lavorare oltre l'età prevista. Si sta, invece, ancora valutando la possibilità per le lavoratrici donne di poter aderire al part-time se mancano 5 anni all'età della pensione, con stipendio ridotto del 50% ma contributi versati interamente, con periodi che possono variare in base alla mansione dell'impiegata.

Prospettive di vita, età pensionabile spostata in avanti ogni 2 anni. Per quanto riguarda il calcolo della pensione sembra evidente che, in base alle prospettive di vita, prima ogni 3 anni e successivamente ogni 2, l'età pensionabile sarà soggetta a numerose modifiche spostandosi sempre in avanti, sia per uomo che per donna.
 

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