Distacchi sindacali, tornano a scuola in 340: Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 26.6.2014
La stima è
contenuta nella relazione tecnica della
riforma della PA approdata in GU il 24 giugno: il risparmio,
stimato al lordo degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione,
deriva “dall'esigenza inderogabile di provvedere alla copertura di
ogni posizione” nel comparto. I responsabili delle organizzazioni
sindacali hanno poco più di due settimane per fare le loro scelte. E
non saranno facili. Nella relazione si legge, infatti, che "per il triennio 2013/2015 sono stati autorizzati per il comparto Scuola 681 distacchi". Facendo l'ipotesi che i distacchi siano attribuiti "per due terzi a docenti e per un terzo al personale Ata" con una riduzione degli oneri per lo Stato di circa 10 milioni di euro l'anno ("al lordo degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione). Quella presa dal Governo Renzi, si legge ancora nella relazione, è una "norma di razionalizzazione e di riduzione della spesa pubblica dalla quale deriva, in generale e per tutte le amministrazioni, la possibilità di impiegare un maggior numero di unità di personale nello svolgimento delle attività istituzionali con una conseguente ottimizzazione nell'impiego delle risorse umane". E per la scuola, spiega sempre l’allegato al dl, si tratta di un "minore onere per supplenze" visto che nel comparto "vi è l'esigenza inderogabile di provvedere alla copertura di ogni posizione prevista". Insomma, per i responsabili delle organizzazioni sindacali non vi è altra scelta: nei prossimi giorni, comunque dopo metà luglio (quando uscirà l’ordinanza su utilizzazioni e distacchi) dovranno stilare una lista “ristretta” di dipendenti da distaccare in vista del prossimo anno scolastico. E non sarà un’operazione facile. |