Riforma pensioni, prepensionamento quota 96, Novità pensioni e cambiamenti che ancora si attendono, i Quota 96 aspettano risposte e lunedì approda riforma Giustizia in CdM: gli impegni del governo di Marcello Tansini, webmasterpoint 29.6.2014 Abolito il trattenimento in servizio, per cui non si potrà più restare a lavoro una volta raggiunta l’età pensionabile; possibilità di mandare in pensione d’ufficio i dipendenti che maturano i requisiti per la pensione anticipata, e cioè 41 anni e 6 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini, misura che interessa anche il personale delle autorità indipendenti e i dirigenti medici responsabili di struttura complessa; divieto di incarichi pubblici per i dipendenti pensionati; e mobilità obbligatoria entro i 50 Km. Queste le novità pensioni definite con la nuova riforma della P.A., novità che toccano i dipendenti pubblici, ma lunga è la strada per il cambiamento del sistema previdenziale, che deve interessare anche i privati. Ma interventi nell’ottica della flessibilità arriveranno probabilmente con la Legge di Stabilità di ottobre e in discussione ci sarebbero prestito pensionistico, per tutti, statali e privati, uomini e donne, e uscita anticipata con sistema contributivo, sullo schema di quella che è l’opzione donna, che consente di andare in pensione a 57 anni e con 35 anni di contributi, ma per tutti, anche per gli uomini. E dovrebbe arrivare anche una soluzione strutturale per gli esodati, dopo la nuova salvaguardia, la sesta, proposta dal ministro Poletti durante l’incontro con Damiano in Commissione Lavoro. Con la nuova salvaguardia arrivano a 170.230mila gli esodati tutelati e per loro saranno utilizzate le risorse rimanenti dalle precedenti salvaguardie. In attesa, invece, ancora i pensionandi della scuola di Quota 96 che aspettano ma per cui non c’è quasi più tempo considerando che il limite per andare in pensione quest’anno è il 31 agosto, visto che dal primo settembre inizia il nuovo anno scolastico. Si pensava che qualcosa potesse essere decisa proprio durante l’incontro tra Poletti e Damiano ma nulla di fatto. E a cercare di rasserenare gli animi è stata il ministro Giannini che ha fatto sapere come il governo stia effettivamente impegnandosi per risolvere la questione dei 4mila insegnanti che aspettano la pensione. E’ intanto nuovo sconto sulle misure di indulto e amnistia alla vigilia dell’arrivo della riforma della Giustizia in Consiglio dei Ministri. Sembravano accantonate le misure di clemenza, dopo l’approvazione dei provvedimenti di risarcimento economico e sconto della condanna che resta da terminare in carcere, approvati per contrastare l’emergenza carceraria che si registra nelle nostre strutture penitenziarie. Ma a pochi giorni dalla discussione della riforma della Giustizia, prima Tabacci, poi Falanga sono tornati a parlare della possibilità di concessione dell’indulto per piccoli reati e piccolo spaccio, scatenando nuove polemiche. |