Pensioni, quota 96, esodati:
Ci sono ancora tanti punti interrogativi
intorno alla riforma delle pensioni, di Marcello Tansini, webmasterpoint 7.6.2014 Resta ancora da decifrare la direzione che prenderà la riforma delle pensioni. Se partiti, sindacati e buona parte degli esponenti di governo chiedono la revisione della legge Fornero, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan si è detto piuttosto scettico in merito alla possibile abbassamento dell'età da raggiungere per congedarsi dal lavoro. E ha fatto riferimento al provvedimento adottato in Germania che ha portato a 63 anni di età e 45 anni di contributi l'età delle pensione. Certo, poi c'è stato un ripensamento, ma sembra piuttosto chiaro come il cambiamento procederà con molta gradualità. Qualcosa già inizia a muoversi e venerdì 13 giugno approderà in Consiglio dei ministri la riforma della pubblica amministrazione in cui saranno inserite misure per gli statali. In particolare si prevede uno scivolo di 4 o 5 anni nell'ambito dell'esonero di servizio. In buona sostanza il dipendente pubblico può essere collocato a riposo con una riduzione dello stipendio ma con l'assegno previdenziale atteso. Ci sarebbe anche un'opzione donna. Alle lavoratrici sarebbe concessa l'opportunità del calcolo interamente contributivo in cambio di una riduzione dell'importo dell'assegno. Ci sono poi alcune questioni particolari ancora senza soluzioni. In prima battuta c'è la vicenda esodati che ha fatto registrare due passi in avanti: la calendarizzazione della discussione del disegno di legge in Aula a Montecitorio per il 23 giugno e l'intenzione di convocare un secondo tavolo tecnico fra Ministeri del Lavoro e dell'Economia, Inps e commissioni Lavoro di Camera e Senato. E poi c'è vicenda quota 96, su cui è intervenuta in settimana il ministro del Lavoro Elsa Fornero. A suo dire sono stati commessi degli errori dovuti alla fretta di intervenire, ma ha anche accusato la politica di opportunismo. |