Pensione scuola quota 96:
Cosa chiede il 'comitato civico quota 96' al
premier Renzi? di G.G. The Blasting News 19.6.2014 Porta la firma di Giuseppe Grasso del Direttivo Comitato Civico "Quota 96" la lettera aperta al premier Matteo Renzi affinchè trovi una soluzione e corregga l'errore in merito alla pensione per i quota 96, il personale della scuola e il corpo docente che in seguito all'entrata in vigore della riforma pensioni Fornero 2012 si è visto modificare i requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione, sia per uomini che per donne. La riforma pensioni 2012 in particolare, allungando l'età pensionabile, ha creato dei veri e propri problemi o meglio pasticci previdenziali come il caso degli esodati e quelli dei quota 96. Ma, mentre per gli esodati il Governo ha cercato di intervenire prevedendo dei decreti ad hoc che hanno delineato i requisiti, le condizioni e modalità di accesso alla salvaguardia per chi è rimasto senza stipendio e senza pensione dopo la riforma Fornero, stessa cosa purtroppo non può ancora dirsi per il personale della scuola rientrante nei quota 96 ancora in attesa di una soluzione. I tentativi, seppur timidi, di adottare una soluzione e un testo di legge che permetta ai circa 4mila docenti di andare in pensione, ci sono stati ma non hanno avuto un esito positivo. E' il caso della proposta di legge dell'onorevole Ghizzoni, bocciata dalla Ragioneria generale dello Stato per problemi di copertura finanziaria. Proprio la lotta dell'onorevole Manuela Ghizzoni, vice-presidente della commissione Cultura alla Camera, è stata messa in risalto dal Giuseppe Grasso del Comitato Civico dei quota 96 nella lettera aperta che ha scritto al premier Renzi. Nella missiva si ricorda che la stessa Ghizzoni aveva scritto che la riforma Fornero è stato un errore e per i quota 96 quell'errore deve essere risolto con un decreto ad hoc. Grasso auspica che le parole della Ghizzoni vengano immediatamente recepite e tradotte in una norma inequivocabile.
Accesso alla pensione in primo luogo dei 4mila
insegnanti con l'emanazione di una norma eticamente
giusta e soprattutto celere: è l'accorato appello
che si legge nella lettera. Vedremo se sarà anche
questo un tentativo inutile. Qui è possibile consultare il testo originale dell'articolo |