fondi in arrivo
Edilizia scolastica, via libera Si tratta di 244 milioni in due anni che potranno essere sbloccati Il Corriere della Sera scuola 15.6.2014
Segnali dal governo per l’edilizia scolastica. Il Dl Ambiente
approvato venerdì dal Consiglio dei ministri prevede finanziamenti a
tasso agevolato per un importo complessivo di oltre 300 milioni,
concessi attraverso il fondo rotativo `Kyoto´, per incrementare
l’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari
pubblici. Ma, soprattutto, il Presidente del consiglio ha firmato un
Dpcm che individua i Comuni beneficiari (e il relativo importo)
dell’esclusione dal Patto di stabilità interno, per gli anni 2014 e
2015, delle spese sostenute per interventi di edilizia scolastica.
Un’operazione, quella dell’edilizia scolastica, che dal prossimo
primo luglio coinvolge oltre il 50% degli edifici scolastici,
prevede 21.269 interventi e 1.094.000.000 euro di investimenti.
450 milioni (recuperati in buona parte dal Fondo per lo Sviluppo e
la coesione) saranno destinati a lavori di piccola manutenzione,
decoro e ripristino funzionale (17.959 i plessi scolastici
coinvolti); in sostanza si tratta di tinteggiature, ripristino
funzionale di impianti idraulici ed elettrici, sistemazione di aree
verdi, serramenti e vetri rotti. Operazioni possibili grazie anche
al Piano di reimpiego degli ex lavoratori socialmente utili che oggi
si occupano delle pulizie. Un’altra fetta di risorse, 400 milioni,
saranno impiegati per interventi di manutenzione straordinaria più
rilevante che consentiranno di mettere in sicurezza 2921 scuole
(rimuovendo anche amianto e barriere architettoniche). Altri 244
milioni (relativi agli anni 2014-2015), con lo sblocco del Patto di
stabilità (sancito dal Dpcm ora firmato da Renzi), consentiranno di
aprire immediatamente cantieri:
389 le scuole coinvolte. Si tratta di una prima tranche perché
con la Legge di stabilità si potranno ricomprendere nell’operazione
anche quei Comuni (e quindi un altro pacchetto di scuole) che
chiedono lo sblocco del Patto di stabilità dal 2015. La nuova
Anagrafe dell’edilizia scolastica - ha spiegato nei giorni scorsi il
sottosegretario all’Istruzione con delega all’edilizia scolastica,
Roberto Reggi - consentirà poi di programmare le risorse previste
dal fondo sviluppo e coesione 2014-20, riguardante gli interventi
futuri. La scuola è uno temi su cui il governo intende giocare la sua battaglia nelle prossime settimane. Matteo Renzi, parlando sabato all’assemblea del Pd, ha insistito sulla necessità di avviare una «gigantesca campagna» per l’educazione. «Dalla crisi esci se prendi questo 40,8% e hai il coraggio di fare - ha spiegato - l’unica grande vera rivoluzione, che è quella educativa, partendo dalla scuola». Ed entro luglio - ha assicurato - il governo interverrà sulla questione con un provvedimento di legge. Ma anche l’Europa dovrà fare la sua parte: «Chi si candida alla guida della Commissione Ue ci chiarisca prima che intende fare su investimenti su scuola e banda larga». |