Ingiuste critiche
al condizionale del Ministro Giannini

Aldo Domenico Ficara, La Tecnica della Scuola 20.6.2014

Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in una intervista del Tg1 in occasione degli esami di stato, si avventura nella seguente frase: "mi hanno chiesto se avrei voluto eventualmente essere maturanda o commissaria"

Nei social network si scatenano le critiche per il mancato uso del congiuntivo, con reazioni del tipo: "Il ministro in un glorioso Se avrei", Annamo bene! ". In realtą la Giannini, docente ordinario di Glottologia e Linguistica all'Universitą di Perugia, pur muovendosi su un terreno sdrucciolevole, non commette un errore. Il «se» vuole il congiuntivo quando introduce la protasi del periodo ipotetico. Quindi l'ipotetica gaffe del ministro dell'Istruzione č priva di fondamento.

A tal proposito si ricorda un articolo dell'Unitą del 14 settembre 2009 dal titolo "Ahiahiai, signora Gelmini! E il ministro cade sulla grammatica " che riportava un vero errore grammaticale dell'ex Ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini.

In questo articolo si scrive: "il ministro dell'Istruzione, intervistata dal Tg1, ti piazza lą un erroraccio bello e buono. Raggiunta dalle telecamere nel carcere minorile di Nisida, a Napoli, il ministro riassume in poche battute il Gelmini-pensiero. Se la prende con i prof che fanno politica. Minaccia controlli per chi non applica la riforma. E poi, ispirata dal luogo, parla dello stato de "i carceri". Proprio cosģ. Plurale di carcere. Solo che il ministro Gelmini lo declina al maschile: "i carceri" invece delle "carceri".