Immissioni su sostegno: di Antonio Guerriero, Professionisti Scuola 24.1.2014 Si attendevano per ieri notizie certe almeno sul primo contingente delle 4.447 immissioni in ruolo previste dal decreto Istruzione convertito in legge a novembre. A testimoniare la confusione che regnava sulla vicenda, bastava leggere i resoconti della scorsa settimana dove ogni sigla sindacale raccontava una sua versione della situazione, parlando anche in modo contraddittorio di tabelle di ripartizione, prima date per certe, poi messe in discussione, di nuovo confermate e poi ridiscusse, promettendo maggiori "chiarimenti" in un successivo incontro del 23 gennaio.
Breve sintesi di
un decreto diventato legge: "Assumeremo 26mila insegnanti di
sostegno anzi: li abbiamo assunti"... "Decreto firmato"...
"Non c'è copertura"... "Se non si trova altra copertura
mi dimetto"... "Copertura trovata"... "Parlamento
vota la legge"... "Miur ha fatto tutto, parola al Mef"...
"Mef non firmerà"... "Il Mef concorda col Miur: firmerà"...
"Il Mef ha firmato"... "Visto?! li abbiamo assunti"...
"Parola alla Funzione Pubblica"... "No, il Mef non ha
firmato"... "Dai, il Mef firmerà"... "Ormai è
fatta"... "Blocca tutto"... "I
posti vanno distribuiti diversamente"....
Dai sindacati neanche
due righe per una vicenda, quella sulle immissioni
sul sostegno, dai
contorni ormai simili ad una odissea con
i docenti precari, "assunti" questo si,
è ufficiale, ma come "scimmie ammaestrate"
a restare incollate al pc in un tritacarne di un circo
mediatico in attesa di uno straccio di notizia senza via
di uscita tra slogan, annunci, spot e bugie del Miur e Governo. |