Pagamento ferie: i precari lanciano petizione,
serve correzione normativa

 C. Agizza, Professionisti Scuola 25.1.2014

Dopo l'articolo pubblicato ieri riguardante il pagamento delle ferie maturate e non godute dai precari in cui facevamo presente che, nonstante quanto riportato erroneamente da alcuni siti, nulla fosse cambiato, PSN segnala la petizione proposta dal gruppo fb "Difendiamo il piano triennale  delle immissioni in ruolo".

Ben consci della relativa valenza in generale delle petizioni, senza un'adeguata azione politica di riforma della normativa, riteniamo necessario evidenziare il dissenso dei precari, vera spina dorsale della scuola. Assurdo come i sindacati di categoria, dopo aver permesso un tale scempio dei diritti dei lavoratori, visto la modifica unilaterale del contratto di lavoro, senza minimamente opporsi, ancora più impunemente dopo la nota MEF n.72696 del 4 settembre 2013 che ha reso retroattiva la norma anche in caso di contratti scaduti o terminati, ora sembrano schierarsi come paladini per patrocinare onerosi ricorsi a nome dei precari per il recupero del maltolto.

Invitiamo tutti i colleghi a riscoprire l'orgoglio come fatto negli anni 80' ed  iniziare a manifestare il loro dissenso firmando la petizione.
 

 

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Ferie precari, nulla è cambiato

 C. Agizza, Professionisti Scuola 24.1.2014

Viste le varie segnalazioni giunte in redazione, ci teniamo a precisare che nulla è cambiato in merito alla questione delle ferie non godute dei precari. Chi vanta di aver ricevuto dei pagamenti sono sempre nella misura data dai giorni maturati detratti quelli di sospensione delle lezioni comprese nel contratto.

Da parte del Miur e Mef non si è avuto nessun dietro front o concessione, anzi ribadiamo che il sistema applicato doveva essere utilizzato dal 1 settembre 2013 ovvero per l'anno scolastico 2013/14 e non già dal 1 gennaio 2013 come sostenuto dal MEF nella nota n.72696 del 4 settembre 2013 che ha reso retroattiva la norma anche in caso di contratti scaduti o terminati. 

Il mancato pagamento delle ferie non godute per l'a.s. 2012-2013 (periodo precedente alla data del 1/9/2013) si configura, quindi come un’ulteriore beffa, che si sta perpetrando sulla pelle dei lavoratori precari della scuola, l’ennesimo schiaffo per una categoria che negli ultimi anni ha subito, più di molte altre, restrizioni e tagli e che sempre con maggiore evidenza è considerata dal proprio “datore di lavoro”, lo Stato, priva di dignità e indegna di considerazione.

Quindi per l'ennesima volta dovranno essere i Tribunali a riconoscere un diritto dei precari, che ultimamente sono bistrattati in tutti i modi, basti vedere l'alone di mistero che circonda anche la ripartizione per le  immissioni in ruolo sul sostegno.