Scuola senza stress
(per studenti bulli e professori isterici).
La ricetta del regista David Lynch

di L.B. Il Sole 24 Ore 31.1.2014

ROMA
Il regista americano che più di ogni altro ha indagato la sfera onirica David Lynch, sarà l'ospite d'onore di un evento che però non ha nulla a che fare con il cinema. Il maestro 68enne, che nella sua carriera ha accumulato un Leone d'oro nel 2006, varie nomination agli Oscar e Palma d'oro a Cannes , verrà intervistato domenica sera alla trasmissione di Fazio " Che tempo che fa" e il giorno dopo parlerà di sè e dei benefici della meditazione per i teenagers, che lui pratica da più di 40 anni.

Lynch illustrerà il lavoro della sua fondazione creata nel 2005 la David Lynch Foundation For Consciousness-Based Education and Peace che promuove la lotta alla stress quotidiano nelle scuole attraverso la meditazione, strumento in grado di «rafforzare le proprie energie, dare spazio alla creatività e rendere felici». Il metodo chiamato "Quite time program", che prevede che gli studenti stiano seduti in silenzio e a occhi chiusi, due volte al giorno per 10 minuti, è applicato in più di 500 istituti scolastici in 35 nazioni e offre dei risultati sorprendenti.

Ecco come il regista descrive la scuola senza stress: «Come strategia primaria contro lo stress, la fondazione ha scelto la tecnica di Meditazione Trascendentale, perché è facile da apprendere e da praticare, non è religiosa ed è supportata da centinaia di studi scientifici che ne documenta l'efficacia per i giovani e per gli adulti. Una volta appresa, la meditazione diventa uno strumento per ridurre lo stress e per sostenere uno sviluppo positivo, che può essere usato per tutta la vita...Ho avuto il piacere di incontrare molti studenti che praticano la Meditazione e sono autosufficienti, pieni di energia, felici, creativi, sono esseri umani altamente intelligenti e pacifici».

Quiete contro stress=migliori performance per prof e studenti

Il Momento di quiete in classe, che ha solide basi scientifiche ed è stato già introdotto sperimentalmente in alcune scuole in Sicilia, ha permesso di potenziare i risultati accademici e il clima scolastico, di ridurre i disturbi dell'apprendimento, l'ansia e la depressione, la violenza giovanile, le dipendenze, l'abbandono degli studi.

I dati sul burnout dei professori negli States parlano chiaro: il turnover degli insegnanti è superiore al 40% della media delle altre professioni, il 50% abbandonano la classe nei primi 5 anni, lo stress degli educatori riduce la loro capacità di creare un buon clima in classe, abbassa la qualità dell'insegnamento e la longevità professionale.

Per gli studenti la realtà raccontata dalle statistiche è ancora peggiore: 25% dei teenagers americani soffre di disurbi ansiogeni, 6,5 milioni di bambini lottano con varie disabilità psicologiche che compromettono la loro capacità di imparare, a uno studente su 4 delle classi superiori vengono offerte droghe illegali nelle scuole, un bambino su tre è obeso, tre milioni di ragazzi ricevono farmaci per curare la ADHD sindrome da mancanza di attenzione e iperattività e infine il suicidio è la terza causa di morte tra i teens.

Anche se la situazione italiana non appare così drammatica è pur vero che l'aumento di disturbi nell'apprendimento quali dislessia, discalculia (il 5% della popolazione scolastica) associati alla moltiplicazione di casi di bullismo e altri disordini psicologici, legati a nuove dipendenze da smartphone e social network e anche alimentari, quali ansia e anoressia, fanno pensare che lo stress dilaga anche sui banchi di scuola di ogni ordine e grado.

Per chi volesse partecipare l'incontro Scuola senza stress, organizzato dalla Provincia di Milano che vede tra i relatori Rossano Maset, psicologo psicoterapeuta che si occupa di disturbi dell'apprendimento, ADHD, autismo e meditazione, Derek Cassells, direttore della Maharishi free School nel Lancashire e Giovanna Finocchiaro una tra le prime insegnanti che hanno sperimentato con successo la quiete in classe nell'Istituto catanese E. De Amicis, l'appuntamento è al Teatro Dal Verme lunedì 3 febbraio dalle 15 alle 18.