Reclutamento, il Miur conferma:
in estate faremo più di 18mila assunzioni

di A.G. La Tecnica della Scuola 28.1.2014

Avviato l’iter per le immissioni in ruolo di 12.625 docenti, 1.604 insegnanti di sostegno e 4.317 Ata. A cui si aggiungono i 4.447 posti di sostegno dell’anno in corso. Sugli scatti del personale passi avanti, ma la questione non è chiusa. E i sindacati non lo mandano a dire.


Finalmente una buona notizia: il Miur ha comunicato ai sindacati l’avviato iter di assunzione di oltre 18mila assunzioni per il prossimo anno scolastico: si tratta di 12.625 docenti, 1.604 insegnanti di sostegno e 4.317 Ata. A cui si aggiungono i 4.447 posti di sostegno dell’anno in corso.

Durante il confronto, oltre che del piano triennale di assunzioni del personale previsto dal decreto 104/2013 'L'Istruzione riparte', si é parlato pure delle norme attuative del decreto stesso, della questione degli scatti degli insegnanti e di altre situazioni critiche come quelle del personale Ata e dei dirigenti scolastici che in mattinata hanno organizzato un sit in davanti al ministero proprio per reclamare attenzione e soluzioni.

Nella stessa giornata il portale del Mef "NoiPa" ha confermato che da febbraio saranno ripristinate le posizioni stipendiali di quanti, maturato lo scatto nel 2013, erano stati "retrocessi" al gradone precedente con la retribuzione di gennaio. La questione, comunque, non è del tutto chiusa. E se ne è parlato anche durante l’incontro al Miur. La Gilda ha chiesto ai dirigenti del Dicastero di Viale Trastevere di recuperare con celerità le risorse del Mof non spese negli anni passati, così da incidere in maniera meno pesante sul Mof corrente, "scongiurando il rischio che le progressioni di carriera vengano assegnate in base a una sorta di lotteria". "Se non arriveranno risposte concrete per le posizioni economiche del personale Ata e per il salario di posizione dei dirigenti scolastici, siamo pronti ad andare allo sciopero" ha scritto la Flc-Cgil secondo cui "non è accettabile che si proceda retroattivamente a recuperare somme già pagate a fronte di prestazioni rese negli anni scorsi".

In posizione d’attesa anche Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, preoccupato non poco delle posizioni economiche del personale Ata, su cui pende il rischio di veder avviate le procedure di recupero delle somme corrisposte a partire dal 2011-12. "Si tratterebbe - dice Scrima - di un vero e proprio furto a danno di lavoratori che hanno già svolto le attività per cui sono stati retribuiti. Alla ministra, che sostiene di avere tuttora in corso un tentativo di risolvere la questione attraverso un'intesa col Mef, abbiamo chiesto di bloccare la messa in atto di un recupero che siamo pronti a contrastare immediatamente in sede legale, ma che ci vedrebbe costretti ad assumere anche iniziative di mobilitazione, in analogia con quanto sta avvenendo per i dirigenti scolastici". Dal leader della Uil scuola, Massimo Di Menna, l'esortazione al Governo affinché sul rinnovo del contratto di categoria "decida di decidere". "Siamo fortemente impegnati affinché l'Esecutivo faccia l'unica cosa necessaria: aprire la trattativa, trovando le risorse necessarie prendendole da tanti sprechi e troppi privilegi, per riconoscere la specifica professionalità del personale della scuola. Abbiamo l'impressione che sia sempre attiva una lobby politico-amministrativa contro la scuola che cerca di bloccare qualsiasi processo innovativo".

C’è infine da ravvisare la lamentela dell’Anief per l’assunzione di soli 1.604 Ata: il sindacato autonomo fa rilevare che, in base al Decreto Scuola, sarebbero dovuti essere dieci volte tanto.