"Insegnanti?...Chi?"

di Claudia Pepe blog Lettera 43, 19.1.2014

Parlare di Istruzione in Italia è come parlare del famoso ponte che si dovrebbe fare sullo stretto di Messina. Tutti pronti nelle campagne elettorali a portare la Scuola come un fiore all'occhiello e, poi, appena si insediano nel tempio che dovrebbe essere quello della democrazia, dicono: 'Scuola.. Chi?'

Vi ricordate le famose parole del fresco Presidente del Consiglio? 'Se ci saranno tagli alla cultura, istruzione e ricerca mi dimetto' e l'eco di questa minaccia  che ricorda un Dio biblico arrivava alla neofita Ministro all'Istruzione che rispondeva: 'O ci sono margini per un reinvestimento nella scuola pubblica, oppure devo smettere di fare il Ministro'

Ministro...chi? E ovviamente le leggi di previsioni di Bilancio per il 2014 prevedono 23 milioni in meno rispetto ai fondi destinati al Miur nel 2013. Ma per esperienza sappiamo che per chi riesce a sedersi su quelle poltrone (che devono possedere della colla speciale in modo che una volta seduti non ci si possa più muovere), nemmeno mandati di garanzia,  lancio di monetine e uova riescono a far rinvenire loro la memoria breve e a lungo termine.

La cosa curiosa che accade, invece, è la loro faccia tosta nel tagliare sempre e comunque l'Istituzione che dovrebbe riempire il senso più alto di uno Stato e rimpinguare con inchino referenziale le casse delle Scuole private che si vedono elargire da noi cittadini 500 milioni di euro. Letta, 'palle d'acciaio'  ha anche assunto a fior di euro un noto tagliatore di teste che vuole chiudere le scuole con meno di 1000 allievi, portandosi con sè insegnanti, dirigenti, segreterie, e collaboratori Ata. Naturalmente le scuole private hanno risposto: 'Cottarelli...chi?' Anche se l'indagine Pisa nata con lo scopo di valutare con periodicità triennale il livello di istruzione degli adolescenti dei principali paesi industrializzati ci rivela che gli studenti delle scuole private sono tra gli ultimi posti nei test di valutazione, mentre nella scuola statale  i risultati sono nettamente migliori.

Nella sua comparsata (è il caso di usare questo termine),  da Fabio Fazio, non sapeva neanche rispondere alle domande del conduttore che le chiedeva se fosse d'accordo con la proposta di  legge di una senatrice Pd che destinava l'8x1000 all'edilizia scolastica. Lei (Ministrooooo), ha risposto:' Perché no, sarebbe proprio una magnifica idea'. Peccato che la proposta è già legge da un mese, Ministro: emendamento a firma Cariello (M5S). Mi chiedo tra un viaggio e l'altro a presenziare conferenze di robotica, astrospaziali, piantare alberi per il Capodanno degli alberi con il Rabbino Di

Segni, sponsorizzare scuole private, tentare di giustificare in maniera goffa e inconcludente  la riduzione di un anno alle superiori, pensare alla settimana corta non certo supportandola con il tempo pieno ma monetizzando anche le giornate, scegliere il web per chiedere alle persone se devono assumere precari o lasciarli avvizzire nel loro recupero giornaliero di autostima ed efficienza,  perché continua a fare il Ministro. Ministro deriva dal latino minister (a sua volta derivato da minus, 'meno') che indicava genericamente una persona subordinata ad un'altra, il magister (da magis, 'più') e, più specificamente, chi era al servizio di un'autorità o un'istituzione. In Italia si è subito evoluta disinvoltamente e i nostri Ministri hanno scelto l'accezione che più si confà ad una casta intoccabile e non certo a disposizione dei suoi cittadini. Un Ministro deve essere  scelto per le sue competenze specifiche, non per essere avvisata dai giornali delle condizioni in cui avversano le scuole: sporcizia, crolli, mancanza di insegnanti, inagibilità, insicurezza, occupazioni e disagio. Un disagio tale che quando sentiamo il suo nome Ministro in coro diciamo: 'Chi?'..

E lei, notiziona del giorno, lancia un altro Concorso. Ma Concorso a chi?????? Le graduatorie sono esondate da anni, le persone alle convocazioni si presentano in abito da sposa per festeggiare il 25°anniversario con la convocazione, i TFA di sostegno sono diventati le scorciatoie migliori per entrare in ruolo e non certo per incominciare  un percorso vocativo e preposto ad una scelta difficile e complesso come l'insegnante di sostegno. E, fatalità, quasi tutti i partecipanti sono docenti abilitati nell'area artistica o sportiva.

Perché non rimedia a quello scenario da bomba a fissione nucleare incontrollata, quell'arma di distruzione di massa usata senza pensarci due volte dalla sua collega neutrina che ora governa insieme a lei? Abbiamo bisogno di non perdere più ragazzi e lei forse presa dall'astrofisica, non sa quanti ragazzi si salvano con la Musica. La metta in tutti gli ordini di scuola come in tutte le parti del mondo, ci ridia quella scuola amata da Socrate che diceva :'La musica nasce dalla meraviglia: meglio, la musica suscita la meraviglia. Nessun altra arte, che dico? Nessun altra esperienza ci lascia così attoniti, commossi, spaventati, atterriti. Cos'è la musica? La cosa più immateriale di questo mondo, ma al contrario delle tradizionali entità immateriali (Dio e anima), non suscettibile di dubbio circa la sua esistenza.

Ministro, la sua canzone preferita è 'Fata' di Edoardo Bennato dove una strofa  trova la risposta ad una classe docente avvilita che trova motivazioni solo nell'esistenza dei miracoli :'E insegui sogni da bambina e chiedi amore e sei sincera non fai magie, né trucchi, ma nessuno ormai ci crederà '. Infatti quando diciamo che siamo insegnanti tutti ormai ci rispondono :'Insegnanti?.....Chi?'