emergenza scuola

Sì di Carrozza all’8 per mille per l’edilizia scolastica

Il ministro dell’Istruzione, ospite da Fazio in tv: favorevole
anche a forme di defiscalizzazione per le donazioni di privati

 Il Corriere della Sera 11.1.2014

Maria Chiara Carrozza, ministro dell’Istruzione (Imago Economica) Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, è favorevole alla possibilità di destinare l’8 per mille all’edilizia scolastica, come prevede una proposta della senatrice Pd Mariangela Bastico. Ospite di Fabio Fazio a «Che tempo che fa», alla domanda su come vedrebbe un’ipotesi di questo tipo, il ministro ha risposto: «La vedrei bene», sottolineando il lato positivo nel «coinvolgimento per donare alla scuola». Il ministro è andata oltre dicendo di essere favorevole alle forme di defiscalizzazione che facilitino le donazioni, «fermo restando» che il settore pubblico deve pensare alla scuola. Carrozza ha anche aggiunto che si deve trovare un equilibrio fra scuola pubblica e privata, aprendo alla collaborazione e ha sottolineato che «l’investimento sulla scuola è un’impresa sociale». Ha comunque ribadito che «il pubblico deve essere predominante». In questo senso, il governo Letta ha già dato diversi segnali: dopo i 150 milioni del decreto Fare, il decreto istruzione prevede un mutuo dello Stato da 800 milioni presso la Banca di sviluppo europeo che dovrebbe permettere, nell’arco di tre anni, di ristrutturare tutte le scuole del territorio.

LA RIFORMA DELLA SCUOLA MEDIA - Interrogata da Fazio sulla proposta di riforma della scuola media del leader pd Matteo Renzi, Carrozza ha risposto che è «un tema su cui riflettere». «Festeggiamo i 50 anni dalla riforma della scuola media - ha detto il ministro -: noi dobbiamo essere in grado di pensare ad un cambiamento epocale della scuola», resta poi da vedere se si tratterà di un cambiamento alle medie, alle superiori, o in che settore. «Sarà una domanda - ha aggiunto - che faremo alla costituente della scuola». Questo governo avrà il tempo di farlo? «Mi auguro - ha risposto - di sì».

IL PASTICCIO DEGLI SCATTI - Quanto al pasticcio degli scatti di anzianità degli insegnanti, la soluzione - ha detto il ministro - «non ha a che fare con Renzi, anche se si è impegnato personalmente sul tema e sulla scuola e devo essergli grata». Carrozza ha ripetuto che la questione è risolta «per tutti i lavoratori della scuola». Parte delle risorse arriveranno dal fondo per le attività extrascolastiche perché lo prevedono «accordi del passato». «Ma è un fondo - ha aggiunto - che va rimpinguato». E parlando delle 11.000 persone che hanno frequentato il tirocinio formativo attivo, che si sono viste scavalcare in graduatoria dagli 11.000 abilitati dal concorso fatto quando Profumo era ministro, ha spiegato che «su loro si deve investire per il reclutamento del futuro». «Stiamo lavorando - ha concluso - per inserirli nelle graduatorie degli istituti e per permettere loro di fare supplenze e lavorare gradualmente per il riconoscimento» dell’abilitazione.