A scuola 18mila assunzioni di Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore 28.1.2014
ROMA Complessivamente il Miur mira a stabilizzare, nei prossimi tre anni, 82.055 persone (64.338 docenti e 17.717 Ata) facendo leva sul turn-over stimato (nel periodo considerato) a normativa vigente e sui posti resi vacanti e disponibili dopo le nomine in ruolo effettuate a settembre scorso. La prima tranche del piano vale oltre 18mila assunzioni (oltre alle stabilizzazioni sul sostegno) e, se non arriveranno nel frattempo modifiche legislative al sistema di reclutamento, si procederà pescando al 50% dalle graduatorie a esaurimento (dove ci sono ancora circa 160mila precari) e per il restante 50% dai concorsi (primo fra tutti la selezione bandita nel 2012 dall'ex ministro, Francesco Profumo). Il Miur ha poi confermato l'assunzione, già da quest'anno, di 4.447 docenti di sostegno (che fanno sempre parte del piano triennale) per venire incontro alle difficoltà delle scuole a coprire il fabbisogno degli alunni disabili (i presidi in queste settimane stanno tamponando nominando sul sostegno supplenti provenienti da altre materie). Secondo i calcoli del Miur nei prossimi tre anni cesseranno dal servizio 41.272 unità di personale (27.872 docenti e 13.400 Ata). E poi sono da assumere i docenti in più sul sostegno previsti sempre dal decreto Scuola (è stata autorizzata una spesa annua di 107 milioni di euro). E quindi, oltre ai 4.447 di quest'anno, per gli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016, il ministero dell'Istruzione punta a stabilizzare ancora 22.237 professori di sostegno. Poi ci sono gli Ata, e la stima del turn-over nel triennio 2014-2016 è di 13.400 unità. L'attuale normativa prevede che il piano triennale di assunzione di docenti e Ata debba avvenire «a invarianza finanziaria». Per questo il Miur, oltre a fornire i numeri del piano, ha predisposto un atto di indirizzo a Mef e Funzione pubblica per aprire una sessione negoziale all'Aran con i sindacati. In questo documento si specifica che le procedure di assunzione degli oltre 18mila docenti e Ata dovranno chiudersi entro il 31 agosto 2014 (per consentire la presa in servizio degli interessati a settembre, in concomitanza con l'avvio dell'anno scolastico). Mentre per garantire l'«invarianza finanziaria», sempre nella bozza di atto d'indirizzo, si evidenzia la possibilità di allungare uno dei gradoni stipendiali degli immessi in ruolo (spostando quindi più avanti l'eventuale maturazione dello scatto d'anzianità - una strada già percorsa con il precedente piano di assunzioni 2011-2013). L'annuncio di oltre 18mila nuove assunzioni a settembre è «un fatto positivo», sottolinea il leader della Uil Scuola, Massimo Di Menna: «Ma bisogna procedere con meno burocrazia». E anche per il numero uno della Gilda, Rino Di Meglio, serve ora «velocizzare l'azione amministrativa». Mentre per Domenico Pantaleo, a capo della Flc-Cgil, «è inamissibile intervenire sulle carriere dei neoimmessi per sostenere i costi delle assunzioni, scambiando cioè il salario con la stabilizzazione». |