Pensioni Quota 96 della scuola:
Questione Quota 96 verso la risoluzione? di Irene Canziani The Blasting News 2.2.2014 Pensioni Quota 96 della scuola: l'annosa vicenda degli "esodati del comparto scolastico" si avvia verso una soluzione? Di sicuro, negli scorsi giorni la notizia dell'approvazione del nuovo testo unificato C. 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana da parte della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, avvenuta il 28 gennaio, è stata una notizia più che positiva. Il nuovo testo, lo ricordiamo, estende la possibilità del pensionamento con i requisiti pre-vigenti la riforma Fornero al personale della scuola che abbia raggiunto tali requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012. La possibilità è limitata a 4 mila soggetti (e secondo rilevazione Miur i Quota 96 sono esattamente 3976) che potrebbero quindi raggiungere il pensionamento già dal 1 settembre 2014. Pensioni Quota 96 della scuola: ora lo scoglio della Commissione Bilancio Ma non è ancora detta l'ultima parola. A separare i quasi 4 mila interessati dall'agognata pensione c'è ancora la Commissione Bilancio, che si riunirà per discutere in merito al testo mercoledì 5 febbraio. E non si tratta di un passaggio puramente formale. Più volte, in passato, lo stop ai vari disegni di legge a favore dei Quota 96 è arrivato per ragioni economiche, di carenti risorse, da parte del Ministero dell'Economia (e in particolare dalla Ragioneria di Stato). Per questo i principali sindacati del comparto scolastico, pur sottolineando con favore il passaggio del testo Ghizzoni-Marzana alla VII Commissione, mantengono un cauto ottimismo, e si appellano alla politica perchè risolva il tema Quota 96, considerato grave errore della riforma Fornero. Quota 96: l'ottimismo della Ghizzoni Manuela Ghizzoni, deputata PD che da sempre si occupa della questione, è ottimista: ricorda, certo, le molte bocciature ricevute dai Quota 96 in passato, "Ma stavolta la situazione è diversa - afferma -. Il testo tiene conto delle obiezioni sollevate in passato. Ci sono le coperture, non c'è motivo per respingerlo". Ora l'importante è affrettare la conclusione della vicenda: "il termine di scadenza è fissato a maggio: dobbiamo fare presto per dare il tempo a tutti di presentare domanda".
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