Concorso scuola 2014 nuovo, Concorso scuola, assunzioni precari e problemi nuove assunzioni già previste. E poi l'arrivo del nuovo Governo Renzi che si deve confrontare con queste situazioni. di Lorenzo Pascucci, webmasterpoint 18.2.2014 Dovrebbero essere oltre 18mila le assunzioni previste nel mondo della scuola, assunzioni che saranno possibile per il prepensionamento di oltre 41.000 dipendenti e per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno tramite il decreto scuola che prevede un finanziamento di oltre 100 milioni di euro per assumerli. Secondo i dati riportati dal Miur, il prepensionamento riguarderà 41.272 dipendenti pubblici di cui 27.872 docenti e 13.400 Ata e le assunzioni riguarderanno 18.546 tra insegnanti, personale ATA e insegnanti di sostegno per il 2014 (12.625 insegnanti, 4.317 ATA e 1.604 insegnanti di sostegno), per un totale di 82.055 persone per l’intero triennio (64.338 insegnanti, di cui 22.237 per il sostegno, e 17.717 personale ATA). Il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, si è rivolto ai colleghi dell’Economia e della Funzione Pubblica per risolvere, però, alcune incongruenze sui conti. La richiesta del ministro Carrozza riguarda essenzialmente un confronto per far quadrare i conti del programma di inserimenti previsto dal decreto 104. E in questo quadro si inserisce la seconda bocciatura dell’Europa sui 140mila precari della scuola. La Commissione europea boccia la scuola italiana per abuso di precariato. Secondo una direttiva Ue, 1997/70/Ce, i dipendenti scolastici, insegnanti e non, che hanno svolto 36 mesi di servizio, anche non continuativo, devono essere assunti a tempo indeterminato. Soddisfatta l’organizzazione sindacale Anief: “Si avvicina l’assunzione per i 140mila docenti precari che ogni anno vengono assunti e licenziati al termine delle attività didattiche”. Ma la buona notizia sulla soluzione delle questioni sulla scuola è la probabile riconferma della Carrozza come ministro dell’Istruzione anche all’indomani delle dimissioni di Letta e del probabile arrivo di Renzi premier. Con arrivo di Renzi al vertice del governo, la scuola potrebbe infatti cambiare, a partire dalla necessità di un più approfondito studio dell’inglese, necessario per rilanciare l'Italia. L’inglese, lingua studiata in ogni altro Paese sin dall’infanzia, è infatti importante per la formazione di manager che dialoghino con il mondo. Obiettivi del governo Renzi per la scuola, in generale, sono studio dell’inglese, lotta all’abbandono scolastico, miglioramento edilizia scolastica, rivedere il reddito degli insegnanti. Per ridare, infatti, vigore all’istruzione, la selezione e la carriera dei docenti sono nodi importanti e Davide Faraone, del Pd, nuovo responsabile Scuola, ha precisato che "La scuola è una priorità, un obiettivo strategico per uscire dalla crisi. La nostra sarà la stagione dell’ascolto e della condivisione delle proposte con tutti i portatori di interessi: gli insegnanti, i dirigenti, gli studenti e le loro famiglie, ma anche gli enti locali, le imprese, le associazioni professionali e quelle che operano sui territori. Nella scuola bisogna investire, spendendo meglio che in passato e questo può avvenire solo responsabilizzando tutti”. Rivedere il salario degli insegnanti è poi un'altra priorità di Renzi, per restituire prestigio sociale agli insegnanti. |