Concorsone, sit-in idonei davanti al Miur:
non siamo ‘invisibili’

di A.G. La Tecnica della Scuola 26.2.2014

Confermata la protesta del 28 febbraio contro quella che considerano “l'impossibilità di poter insegnare nonostante si abbia un inesauribile bisogno di personale qualificato”. Si sentono ignorati e chiederanno di esser ricevuti dalla Commissione Cultura e Istruzione”. A superare le prove sono stati in 18mila, ma solo la metà dovrebbe raggiungere il ruolo: agli altri non rimarrà nemmeno l’abilitazione.
 

Manca solo un giorno al sit-in del 28 febbraio davanti al Miur, organizzato dai docenti risultati idonei all’ultimo concorso a cattedra. A partire dalle ore 11, gli idonei protesteranno contro quella che considerano “l'impossibilità di poter insegnare nonostante si abbia un inesauribile bisogno di personale qualificato”. Si autodefiniscono ‘invisibili’, poiché si sentono ignorati, e annunciano, attraverso il ‘Gruppo docenti idonei’, che avvieranno la“protesta per chiedere di esser ricevuti dalla Commissione Cultura e Istruzione”.

Ricordano che hanno tutti superato le tre prove del concorso bandito nell’estate del 2012 dall’ex ministro Profumo: complessivamente sono state superate da circa 18mila candidati (poco più del 5% dei candidati) “che si fregeranno solo del titolo di "Idonei" e vedranno vanificato il proprio tentativo di insegnare, mentre nuovi Ministri e Governi continuano a cambiare le "regole"”. Solo la metà di questi dovrebbe raggiungere il ruolo: per gli altri, se non cambieranno le regole, non rimarrà nemmeno l’abilitazione.

Da qui la rabbia di tutti coloro che, pur avendo superato le prove del concorso - il più selettivo della storia della Repubblica italiana per quello che riguarda i docenti - si ritrovano a non essere assunti. Come se, un anno della propria vita, che ha avuto un costo per tutti a livello economico e fisico, sia ‘invisibile’. Ancor più invisibile – concludono - nel momento in cui verrà bandito un nuovo concorso, come sembrerebbe prevedere l'ultimo Governo”.