Il Miur mercanteggiato per convenienza politica

di Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 23.2.2014

Lo sostiene il blogger Luca Sofri che non mostra di apprezzare la nomina di un docente universitario a ministro dell'istruzione.


La denuncia di delusione e amarezza, riguardo la nascita del Governo Renzi, arriva dal blogger Luca Sofri che in passato aveva seguito con interesse l’evoluzione della nuova generazione politica della Leopolda , una generazione che chiedeva spazio, rottamando le caste, le clientele e le lobby e proponeva un nuovo modo di fare politica.

Il motto di questa nuova generazione rottamatrice e moralizzatrice era “L’Italia cambia verso”.

Invece per quanto scrive Luca Sofri, sembra che il verso del cambiamento sia rotatorio a 360 gradi e quindi siamo alle solite e siamo ritornati al punto di partenza. La denuncia di Sofri riguarda proprio la scuola e il motivo per cui, secondo lo stesso Sofri, il ministero dell’istruzione è stato affidato a Stefania Giannini.

Riportiamo uno stralcio dell’articolo di Sofri: “Non so veramente niente di Stefania Giannini: tendo a pensare sia una brava persona, come tendo a pensare degli sconosciuti. Ma osservo che Matteo Renzi ha preso il settore di cui andava da anni annunciando l’assoluta priorità nella ricostruzione di nuove prospettive per tutti - 'la scuola è il terreno sul quale si gioca il futuro del nostro Paese', diceva il suo programma - e lo ha usato per risolvere il mercanteggiamento ministeriale con un piccolo alleato, consegnando il ministero al suo segretario, come con un Alfano qualsiasi. E non raccontiamoci storie sul fatto che Giannini sia docente universitaria: qualifica assai diffusa e che non ha niente a che fare con le ragioni per cui è diventata ministro, oltre che assai estranea ai temi della scuola di cui Renzi è andato parlando finora”. Quindi se la scelta di consegnare il Miur alla Senatrice montiana Stefania Giannini è stata fatta in base a calcoli di convenienza, ci sarebbe da domandarsi: “Per quale ragione il partito democratico non ha dato ai montiani un altro ministero come ad esempio la Difesa o le riforme, se la scuola rappresentava per il PD un settore nevralgico e fondamentale?”

Un’altra domanda che ci incuriosisce e ci sembra interessante, è sapere cosa pensano tanti deputati del partito democratico che oggi sono in parlamento, di questa scelta fatta di Renzi sulla scelta della Giannini all’Istruzione.

Ci piace ricordare ad esempio che Francesca Puglisi, responsabile scuola del PD ai tempi della segreteria Bersani, appena un anno fa sosteneva che “l'Agenda Monti sulla Scuola va indietro nel tempo” e poi proseguiva convintamente dicendo che ”quelle di Monti non sono favole, peggio: sono furbizie, blandizie per far dimenticare che il Miur targato Profumo non si è discostato di un millimetro dal Miur targato Gelmini: tagli all’istruzione, umiliazione ai docenti”.

Inoltre la Puglisi affermò che si era passati dai fannulloni e inculcatori di Berlusconi, ai “conservatori” e ai “corporativi” di Monti.

Oggi che il Partito Democratico ha consegnato il Miur ai montiani cosa dicono i tanti democratici che stanno in Parlamento per tanti voti ricevuti da tantissimi insegnanti?