Stipendio legato al merito,
dalle consultazioni vince il sì. Ma i sindacati...

 Tuttoscuola, 16.12.2014

Il 70% dei genitori e l'87% dei dirigenti scolastici ritengono che la valutazione dell'insegnante debba modificare la retribuzione. Dello stesso parere il 64% dei docenti e il 56% degli studenti. Questi i risultati della consultazione sulla Buona Scuola, che si è tenuta dal 15 settembre al 15 novembre.

Inoltre, il 46% dei partecipanti (genitori, studenti, docenti, nonni) ha detto che gli scatti stipendiali debbono essere concessi sulla base dell'anzianità e del merito (un sistema misto, dunque), mentre per il 35% l'incremento dello stipendio deve essere basato soltanto sul merito.

La valutazione dell'insegnante serve a modificare la retribuzione (65%); costruire percorsi di miglioramento (90%); determinare il ruolo nella scuola (79%). Il 72% dei partecipanti ha detto di volere un percorso per l'abilitazione diverso, rafforzando la lingua italiana e la matematica (85%), le lingue e il digitale (89%).

Infine, per quanto riguarda il nuovo concorso degli insegnanti, la stragrande maggioranza dei partecipanti ha detto che è "molto importante" valutare nel candidato la capacità di trasmettere le conoscenze e stimolare l'interesse della classe piuttosto che il curriculum, i titoli e le pubblicazioni.

Sul legame tra stipendio e merito arrivano oggi le critiche della Gilda degli Insegnanti, che denuncia i limiti scientifici della consultazione: “Il metodo utilizzato non ha alcuna valenza scientifica e i risultati prodotti, considerato anche il breve tempo in cui sono stati analizzati dopo appena un mese dalla chiusura della campagna di ascolto, non brillano in trasparenza”.

Inoltre la Gilda ricorda che “il nostro ordinamento giuridico prevede che la retribuzione venga determinata attraverso la contrattazione sindacale”.

Più disponibile al dialogo appare l’Anief, che accetta il legame tra stipendio e merito, “a patto però che parallelamente si mantengano in vita gli aumenti in busta paga legati al costo della vita”.

 

 

Le iscrizioni on line alle scuole statali, per il prossimo anno scolastico 2015/2016, potranno essere effettuate dal 15 gennaio al 15 febbraio 2015. Questa la scadenza stabilita dal Ministero dell'Istruzione. Le registrazioni sul sito dedicato dal 12 gennaio.

La scadenza stabilita oggi dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per le iscrizioni alle classi prime della scuola primaria, della secondaria di primo e secondo grado e, per la prima volta, nelle Regioni che hanno aderito, ai corsi di istruzione e formazione presso i Centri di formazione professionale regionali.

Come per lo scorso anno, spiega una nota del Miur, nelle scuole dell'infanzia rimane in vigore l'iscrizione in modalità cartacea, che potrà essere effettuata nello stesso arco di tempo. Per agevolare le famiglie e aiutarle a familiarizzare con il portale delle iscrizioni on line (http://www.iscrizioni.istruzione.it) il Miur aprirà la fase di registrazione il 12 gennaio.

Da questa data il sito sarà aggiornato e gli utenti potranno esplorarlo per raccogliere tutte le informazioni relative alla ricerca della scuola, alle modalità di registrazione e compilazione della domanda. Le domande arrivate per prime non hanno diritto di precedenza nell'iscrizione: si potrà completare la procedura con calma per tutto il mese dal 15 gennaio al 15 febbraio.

Il sistema 'Iscrizioni on line’ si farà carico di avvisare le famiglie in tempo reale, via posta elettronica, dell'avvenuta registrazione e delle variazioni di stato della domanda. Sarà, inoltre, possibile seguire in ogni momento l'iter della domanda inoltrata ed effettuare l'iscrizione anche per gli alunni stranieri sprovvisti di codice fiscale, attraverso la generazione di un codice provvisorio. L'apposita circolare sarà inviata alle scuole nelle prossime ore.

L'Ufficio Relazioni con il Pubblico resterà a disposizione attraverso il suo canale web http://www.istruzione.it/urp, via telefono, e-mail e in presenza attraverso gli sportelli presenti al Miur.