Nella mobilità anche il figlio maggiorenne può valere tre punti Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 11.12.2014
A determinate condizioni il punteggio spetta anche se il figlio ha già compiuto i 18 anni. Per esempio bisogna fare attenzione alla data del compleanno. E poi ovviamente non bisogna dimenticare le regole previste dalla legge 104. C’è anche da dire che per la cura e l'assistenza dei figli minorati fisici, psichici o sensoriali, tossicodipendenti, ovvero del coniuge o del genitore totalmente e permanentemente inabili al lavoro che possono essere assistiti soltanto nel comune richiesto, si ha diritto a ricevere sei punti. È importante sottolineare una nota specifica sul punteggio dei figli, che riguarda il limite di confine tra chi ha un’età inferiore ai sei anni e chi invece si trova nella fascia tra i sei anni e i diciotto. Si tratta della nota 8 alla tabella di valutazione dei titoli e dei servizi della mobilità a domanda o d’ufficio, inserita nell’ipotesi di contratto di mobilità 2015-2016. In tale nota è spiegato che il punteggio di 4 punti, riferito al caso dei figli che hanno un’età minore di sei anni, va attribuito anche per i figli che compiono i sei anni tra il primo gennaio e il 31 dicembre dell’anno in cui si effettua il trasferimento. Questo vale anche per il caso, riferito alla maggiore età di 18 anni. Infatti per chi ha già compiuto i 18 anni tra il primo gennaio e il 31 dicembre dell’anno in cui si effettua il trasferimento, tocca l’attribuzione del punteggio di tre punti. Quindi se il figlio ha compiuto i sei anni o i diciotto tra l’uno gennaio e il 31 dicembre dell’anno in cui si effettua la domanda, il punteggio va considerato per chi compie i sei anni, come se fosse inferiore a sei e per chi compie i diciotto, come se fosse compreso tra sei e diciotto. Facciamo un esempio pratico che renda pienamente l’idea: se un figlio festeggia i 18 anni a febbraio e il docente effettua la domanda a marzo o aprile, ha diritto lo stesso ai tre punti, in quanto c’è la clausola scritta nella suddetta nota 8. Nell'ambito della valutazione delle esigenze di famiglia si precisa che i punteggi riferiti "al figlio" si intendono estesi anche ai figli adottivi, in affidamento preadottivo ovvero in affidamento. |