Assunzione dei 150mila precari,
pronti solo la metà dei soldi necessari?

Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 25.12.2014

L’altra metà verrebbe assicurata attraverso l’inasprimento delle tasse. A porre il dubbio è la deputata di Forza Italia, Elena Centemero, responsabile Scuola per il suo partito: la manovra costerà un miliardo di euro, ma nelle tabelle ufficiali ci sono solo 500 milioni di euro. Il resto lo dovranno pagare i cittadini. Eppure il Governo ha sempre parlato di copertura totale…

Il finanziamento per l’assunzione dei 150mila docenti precari della scuola, previsto dalla Legge di Stabilità 2015, non sarebbe assicurato interamente da fondi già a disposizione delle casse statali: la metà verrebbe assicurato solo attraverso l’inasprimento delle tasse. A sostenerlo, in un intervista a a SkyTg 24, è  stata la deputata di Forza Italia, Elena Centemero, responsabile Scuola per il suo partito.

In generale, ha dichiarato Centemero a commento del maxiemendamento di fine anno, "la manovra prevede solo aumento di tasse, clausole di salvaguardia rischiosissime e nessuna spending review. L'assunzione dei precari nella scuola, ad esempio, costerà un miliardo di euro, ma nelle tabelle ufficiali sono disponibili solo 500 milioni di euro. Il resto, chiaramente, lo dovranno pagare i cittadini con ulteriori tasse".

Quella della deputata vicina all’ex premier Silvio Berlusconi è una dichiarazione forte: sarebbe bene che lo staff di Renzi rassicurasse i diretti interessati. Anche perché da mesi si sostiene, anche ai piani alti di Viale Trastevere, che le assunzioni si faranno con l’avvio del prossimo anno scolastico e che vi è l’adeguata copertura. Come del resto sembrerebbe indicato negli articoli 4 e 5 della Legge di Stabilità approvata il 23 dicembre scorso.