I rilievi emergono dalla relazione
dei tecnici di palazzo

 Madama che ritengono che la riforma Renzi non fornisca
 gli elementi per valutare la «congruità» delle risorse

di Valentina SantarpiaIl Corriere della Sera scuola 5.12.2014

Le risorse stanziate per la buona scuola sono congrue per gli obiettivi prefissati, cioè la stabilizzazione dei 150 mila precari, la formazione degli insegnanti e l’alternanza scuola-lavoro? A sollevare il dubbio sono i tecnici del Senato, che nella relazione di approfondimento e chiarimento al Ddl di Stabilità fanno emergere non pochi punti interrogativi sulle coperture finanziarie che saranno necessarie per assumere i preari della scuola, ma anche garantire loro la ricostruzione della carriera cui avranno diritto dopo l’immissione in ruolo. «In presenza di oneri che si configurano in sé come chiaramente non “rimodulabili” andrebbero a rigore sempre forniti, sin dall’approvazione della norma che provvede alla definizione delle risorse tutti gli elementi e dati che siano idonei a documentare la congruità delle medesime rispetto alla platea interessata, nonché l’incidenza della spesa prevista per ciascun annualità del triennio», precisano i tecnici. La stessa «platea interessata» non sembra chiara, sottolineano, perché non vengono forniti gli «elementi necessari» per definirla.


Il miliardo basterà?
Criticità riscontrate anche in merito al fatto che la buona scuola non precisa quante risorse siano destinate ai tre distinti capitoli. «Andrebbero richiesti sin d’ora i dati idonei a documentare la congruità delle risorse stanziate, rispetto alle tre finalità, dando indicazioni circa i parametri adottati nella definizione dei relativi fabbisogni di spesa«. Tanto più che, con l’emendamento voluto dal Pd e approvato alla Camera, si prevede la destinazione di parte delle risorse anche ad iniziative di formazione di docenti e dirigenti scolastici: «Andrebbero richieste rassicurazioni anche in merito alla sostenibilità delle stesse a carico delle risorse già previste dal testo iniziale, atteso che le stesse risultavano evidentemente calibrate esclusivamente rispetto ai fabbisogni previsti dal testo originario». Insomma, secondo i rilievi dei tecnici, il miliardo stanziato rischia di non bastare, visto che inizialmente non era previsto che quei fondi bastassero anche a foraggiare la formazione dei docenti. Ma fonti parlamentari assicurano: «Andrà tutto bene, i fondi ci sono e basteranno. I rilievi non sono fondamentali».