Pensioni anticipate 2015, riforma Governo Renzi Stabilità: senza penalità prima di 62 anni
Ultime news legge Stabilità governo Renzi: di Carlo Lanzone, The Blasting News 22.12.2014 Nessuna penalità per le pensioni anticipate, cioè quelle prima del compimento dei 62 anni di età, fino al 31 dicembre 2017, pur in presenza di contributi non da lavoro: è quanto confermato dal Governo Renzi nella Legge di stabilità 2015. Nello specifico, chi andrà in pensione anticipata prima del compimento dei 62 anni di età, non subirà penalizzazioni dell'importo dell'assegno anche se la dote contributiva dovesse comprendere versamenti da riscatto, ad esempio, i versamenti fatti per gli anni di corso di laurea. Dunque, il maxi emendamento alla Legge di Stabilità 2015 che è stato approvato al Senato due giorni fa, conserva la misura che era stata inserita alla Camera dei Deputati in prima lettura, relativa alla pensione anticipata e che riguarda quanti hanno iniziato a lavorare molto presto e che quindi, in base agli attuali requisiti, possono andare in pensione prima. Ricordiamo, infatti, che gli uomini possono andare in pensione anticipata con 42 anni e sei mesi di contributi, ridotti a 41 anni e sei mesi per le donne. Pensione anticipata Legge Stabilità Governo Renzi, niente penalizzazione riforma Fornero L'età del compimento dei 62 anni per la pensione anticipata fu fissata dalla riforma Fornero (dl 201 del 2011), con la possibilità di ricevere la pensione prima con una decurtazione dell'1% per ogni anno anticipato rispetto all'età standard dei 62 anni e del 2% per ogni anno prima del compimento dei 60. Questi tagli sono stati congelati fino al 31 dicembre 2017 e, la stessa Legge di Stabilità, stabilisce che a partire dal 1° gennaio 2015, non ci saranno più penalizzazioni per le pensioni che abbiano un'anzianità contributiva con i requisiti fissati dalla Legge Fornero (42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne). Infine, altre due novità riguarderanno l'organizzazione dell'Inps nell'erogazione delle pensioni: dal 1° gennaio 2015, le pensioni, le indennità di accompagnamento e le rendite vitalizie Inail saranno pagate il 10 di ogni mese (l'11 se il 10 è un giorno festivo), mentre i medici dovranno inviare i certificati di morte telematicamente. |