Pensioni, indulto, quota 96, Tutto sembrerebbe pronto per il voto in Senato alla Legge di Stabilità mentre cambia l’Italicum con emendamenti Finoscchiaro: le novità di Marianna Quatraro, Business on line 11.12.2014 E’ scaduto il termine di presentazione di nuovi emendamenti alla Legge di Stabilità che presumibilmente domani, giovedì 11 dicembre, dovrebbe essere votata in Senato. Secondo le ultime notizie, dovrebbero essere rimandate al prossimo anno le misure che prevedono l'arrivo della local tax, il pagamento del canone Rai in bolletta elettrica, e provvedimenti di uscita anticipata per tutti sulle pensioni. Uno dei relatori della Legge di Stabilità, Giorgio Santini del Pd, in riferimento alle novità pensioni, ha infatti precisato che “il governo sta riflettendo, con la prospettiva di sciogliere i nodi in altri provvedimenti specifici nei primi mesi del 2015”. Ma si attende la conferma della eliminazione delle penalizzazioni per i lavoratori che hanno maturato l’anzianità contributiva ma vogliono andare in pensione prima dei 62 anni di età, così come si attendono novità ufficiali sulla tassazione di fondi pensione e casse previdenziali private. Tra le altre novità, previste anche maggiori risorse per gli ammortizzatori. Due emendamenti, presentati dal Pd, prevedono, infatti, lo stanziamento di altri 400 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali e le politiche attive del lavoro e introducono una norma anti-licenziamenti facili. Non è previsto, invece, alcun emendamento per risolvere la questione dei Quota 96 della scuola, su cui, negli ultimi giorni, è calato il silenzio. Era comunque stato annunciato da molti il fatto che probabilmente nulla sarebbe arrivato nella nuova Legge di stabilità, mentre la questione è arrivata nella mani della Corte Costituzionale e sono tanti gli interessati alla quota 96 che hanno deciso di fare ricorso ai tribunali di competenza, sulla scia di quanto accaduto già con la sentenza del Tribunale di Salerno che ha approvato il pensionamento immediato per 42 insegnanti. Ancora nulla in merito alle misure di indulto e amnistia mentre qualcosa è cambiato per la legge elettorale e l'Italicum. Anna Finocchiaro, relatrice del ddl sull'Italicum, ha presentato infatti due emendamenti: il primo sul premio di maggioranza alla lista invece che alla coalizione oltre il 40%, e non il 37% , dei voti; e il secondo sulle soglie di sbarramento per i partiti non coalizzati, che dovrebbero passare dall'8% al 3%. Gli emendamenti della Finocchiaro prevedono che ogni lista sia composta da un candidato capolista e da un elenco di candidati e che ‘i candidati sono collocati in lista secondo un ordine alternato di genere e che a pena di inammissibilità della lista, nel numero complessivo dei candidati capolista nei collegi di ciascuna circoscrizione non possono esservi più del sessanta per cento di candidati dello stesso sesso, con arrotondamento all'unità superiore’. |