Opzione donne, Quota 96, fondi privati:
Riforma pensioni 2015 Renzi: attesa per le modifiche di Fitzwilliam Darcy, The Blasting News 4.12.2014 Per quanto riguarda il tema della riforma pensioni 2015, Renzi ha dichiarato che, quanto previsto dalla legge di stabilità, già rappresenta una modifica sostanziale della legge Fornero. In realtà, a queste parole del premier, ha fatto eco immediatamente la Lega Nord parlando di provvedimenti insufficienti. In effetti, sono molte le questioni rimaste ancora in sospeso e che potrebbero essere affrontate in sede di discussione al Senato. Modifiche, dunque, sono attese soprattutto per quanto riguarda l'opzione contributivo donne e per quanto riguarda i Quota 96 della scuola. Discussioni e polemiche riguardano anche l'aumento della tassazione prevista per i fondi pensionistici privati.
Ecco le ultime news sulla riforma pensioni 2015 Renzi e le modifiche richieste per opzione donne, Quota 96 e fondi pensionistici.
Per quanto riguarda la riforma pensioni 2015 Renzi, uno dei temi più discussi al momento riguarda la cosiddetta opzione contributivo donne. La vicenda è particolarmente complessa e va segnalato come il Comitato Opzione Donne abbia deciso di adire le vie legali contro l'Inps che, di fatto, mediante due circolari, ha chiuso i termini di accesso ai benefici dell'opzione. La vera notizia riguarda il fatto che l'istituto previdenziale, con il messaggio n. 9304 del 2014, ha istruito le proprie sedi affinché le domande per l'opzione donne non vengano cestinata e contestualmente ha richiesto un parere al Ministero del Lavoro. In parole più semplici, l'Inps, anche per paura della class action, ha chiesto al governo di impegnarsi nella direzione di una proroga dei benefici dell'opzione donne. Come si suol dire in gergo calcistico, ora la
palla passa al Ministero del Lavoro, Poletti. Uno dei temi che, ancora una volta, la riforma pensioni 2015 Renzi non ha affrontato è quella dei Quota 96. La loro vicenda è molto nota, si tratta di uno degli errori tecnici più gravi della legge Fornero, che, non tenendo conto della specificità del lavoro a scuola, ha di fatto impedito a migliaia di docenti di raggiungere il diritto alla pensione. Il governo non sembra disposto a emanare nessun provvedimento e l'iniziativa resta quella dei gruppi parlamentari, la speranza è che riescano ad imporre la propria volontà al governo. Per quanto riguarda, invece, i fondi pensionistici privati, alcune modifiche dovrebbero arrivare al Senato: nel ddl di stabilità la tassazione viene aumentata dall'11% al 20%, l'idea sarebbe quella di un prelievo fiscale più "morbido", invece del 20%, il 17%. Resta comunque il fatto che la previdenza complementare ne uscirà fortemente colpita e ridimensionata. |