Nomadi a scuola, chi li ha visti?
Solo in 100 alle superiori

 La Stampa 16.4.2014

Solo 107 alunni Rom iscritti alle scuole superiori di tutta Italia, su una popolazione in cui 3 su 5 sono ragazzi con meno di 18 anni. Bassa anche negli altri cicli di studi la loro presenza, che si concentra nel Lazio. Sconvolge la Basilicata: 2 studenti in tutta la regione.

Sicuramente non è facile avere dati precisi sui ragazzi che provengono dalle famiglie nomadi, ma dal focus Miur – Ismu sugli studenti stranieri in Italia, risulta che questi giovani sono sempre più estranei al mondo della scuola. Basti pensare che la maggior parte della popolazione romanì è più giovane di 18 anni, ma solo una minima parte di essi va a scuola, dato è in calo costante negli ultimi 5 anni. Questi ragazzi, come scriviamo su Skuola.net, sono per lo più iscritti alle scuole primarie e medie, dopodiché a fare il resto è la dispersione: solo 107 alunni nomadi iscritti alle scuole superiori di tutta Italia nel 2013. Tra le regioni italiane, sono il Lazio, la Lombardia e il Piemonte a ospitare un maggior numero di studenti rom, mentre sconvolgente il caso della Basilicata: nonostante esistano importanti comunità, il dato è quasi nullo.  

ROM, DOVE SIETE? -  Nell’anno 2012/13,  secondo la ricerca Miur-Ismu, gli iscritti a scuola tra i ragazzi nomadi sono stati solo circa 11mila, numero che rivela oltretutto un costante calo negli ultimi anni: nel 2008 erano quasi mille in più. Di questi , la maggior parte però frequentano scuole primarie e secondarie inferiori, e quasi spariscono alle scuole superiori raggiungendo a malapena il centinaio di iscritti, numero del 40,7% inferiore rispetto a quello del 2008. 3 su 5 di loro sono femmine, ma il dato, che sembra incoraggiante dal punto di vista dell’emancipazione femminile, non deve ingannare: “In generale le ricerche e le relazioni degli operatori sociali segnalano invece come le ragazze abbandonino prima dei coetanei le scuole a causa dei matrimoni precoci”- si legge sul focus Miur-Ismu.  

TROPPO POCHI I NOMADI A SCUOLA – Secondo i dati di uno studio del Ministero dell’Interno del 2006, poi confermati nel 2011 dal rapporto del Senato “Rapporto conclusivo dell’indagine  sulla condizione di rom, sinti e caminanti in Italia”, complessivamente la popolazione nomade conta 140mila persone, di cui il 60% non ha superato i 18 anni. Il numero di questi ragazzi in obbligo scolastico dovrebbe essere circa 30mila, e 70mila circa i minorenni nel totale. Complessivamente quindi , solo  1 su 8 circa di loro va a scuola.  

SCONVOLGE LA BASILICATA -  Tra le regioni italiane sono il Lazio, la Lombardia e il Piemonte a registrare il maggior numero di ragazzi rom iscritti a scuola. Nel Lazio, infatti, gli studenti rom sono nel totale più di 2mila: di questi, solo 23 però sono iscritti alle scuole superiori.  In Lombardia la situazione non migliora, perché di più di 1.500 iscritti a scuola, solo 5 vanno alle superiori. E che dire del Piemonte, dove su più di 1.200 scolari, sono 4 gli studenti delle superiori.  Toscana ed Emilia Romagna invece, pur ospitando  poco più di 700 scolari rom nel totale, sono le regioni che dopo il Lazio hanno più studenti di scuola superiore. Si parla comunque, rispettivamente, di 17 e 16 alunni. Sconvolgente la situazione in Basilicata, dove gli alunni iscritti a scuola sono 2, di cui 1 alle elementari e 1 alle medie, nonostante, come si legge sul focus,  “la presenza di comunità di origine rom residenti da tempo a Melfi ed a Potenza”.