Tecnologie in classe e
apprendimento. di Pasquale Almirante, La Tecnica della Scuola 27.4.2014 ImparaDigitale. A un anno dall’implementazione del progetto, i risultati dei processi di apprendimento degli studenti che hanno utilizzato la tecnologia tablet in classe e a casa. L’unica sorpresa: la matura partecipazione dei ragazzi. I docenti arrancano
Delle difficoltà, scrive Il Sole 24
Ore che riporta i risultati della sperimentazione in alcune scuole,
si sono avute con le materie scientifiche come fisica e matematica.
Ma dov’è allora la vera sorpresa dei dati di questo primo monitoraggio di ImparaDigitale? “La vera variabile che fa la differenza è la preparazione dei docenti e il loro ruolo svolto nell’incoraggiamento e nel supporto agli studenti in tutte le fasi del processo di apprendimento”. In altri termini i risultai buoni e meno buoni sono stati condizionati dal ruolo che ha avuto il corpo docente. Addossare dunque le colpe al mancato acquisto di tecnologie, senza fare i conti con la preparazione dei docenti, la non adozione di strategie didattiche digitali non appare quindi corretto. “L’eccellente notizia, che ha anche un valore pedagogico e di crescita psicologica degli studenti di questi primi embrioni di scuola digitale, è che i ragazzi hanno risposto al monitoraggio in modo molto maturo, riconoscendo che il ruolo di mediazione svolto dai docenti è fondamentale per la qualità della loro esperienza. In uno slogan riassuntivo: per una grande esperienza formativa nella scuola digitale del futuro bisogna partire dal corpo docente, che deve formarsi e deve motivare i discenti a un nuovo modo di apprendere. Per tutto il resto, il terreno è fertile, e darà copiosi frutti”. |