Scuola

i pasticci del concorso Profumo

di Beppe Severgnini,  Italians, Il Corriere della Sera 26.4.2014

Ciao B, sono un idoneo al concorso a cattedra 2012 indetto dall’ex Ministro Profumo, senza un soldo e con regole contrastanti con il Testo Unico della scuola. Quest’ultimo prevede che i concorsi nella scuola debbano esser fatti con cadenza non inferiore ai 3 anni, per i posti che effettivamente necessitano di essere occupati, e che le graduatorie di merito oltre i posti messi a bando devono esser valide fino al successivo concorso. Il concorso Profumo è stato bandito con un numero di posti presi a casaccio, quasi estratti a sorte e senza considerare l’effettiva disponibilità.

Fatto sta che dopo un anno e mezzo di dura selezione, degli oltre 300mila aspiranti, solo il 5% ha raggiunto la meta del superamento di tutte e 4 le prove. Questa meta è stata raggiunta tra ritardi (pensa che per alcune classi di concorso, in certe Regioni ancora non sono uscite le graduatorie) e ostacoli dovuti soprattutto al continuo cambio dei commissari che non vedendo un euro, si dimettevano dall’incarico. Giunti alla fine, contro legge, il Miur e tutti gli scienziati che lo occupano, non ne vogliono sapere di scorrere le graduatorie oltre i posti messi a bando. Cioè, se io ho vinto in due classi di concorso e naturalmente entro in ruolo in una delle due, nell’altra non libero il posto, ma questo scompare, come se non ci fosse mai stato.

Bello è poi che non viene riconosciuta nemmeno l’abilitazione a chi l’ha superato. Quindi se un candidato alla fine ha gli stessi punti di un altro, ma per numero di figli rientra nei posti messi a bando, è abilitato. Il successivo no. Come se la meritocrazia/abilitazione dipendesse dalla voglia/possibilità di paternità/maternità. Ultima considerazione sui principali sindacati CIGL, CISL, UIL, SNALS, che se ne letteralmente fottono di noi. Alcuni di noi si son sentiti dire: “scordatevi tutto, ‘sto concorso finirà nel dimenticatoio!”.



Fabio Macchia, fabiomacchia76@virgilio.it