Test di medicina, prova Invalsi
e voto di maturità: i conti non tornano

di Aldo Domenico Ficara, La Tecnica della Scuola 23.4.2014

In un comunicato del 22 aprile 2014 riguardante gli esiti del test di medicina pubblicato sul sito web del Miur si legge:


“Le cinque percentuali più alte di studenti idonei si registrano presso le Università di Padova (71,9% con punteggio medio di 32,08), Milano Statale (71,8%; 32,01), Udine (71,7%; 31,86), Milano Bicocca (70,6%; 32,24), Modena e Reggio Emilia (70,5%; 30,47). I risultati più deboli si sono registrati a Catanzaro (36,8% di idonei con punteggio medio di 27,22), Sassari (39,3%; 27,60), Molise (40,8%; 27,41), Messina (46%; 28,42) e Foggia (46,5%; 28,79). Un quadro, quello della distribuzione geografica dei punteggi e degli idonei, che è in linea con lo scorso anno “. I numeri e le percentuali evidenziano ancora una volta le differenze tra il Nord e il Sud del Paese. Nel 2010 sul sito Studenti,it si scriveva così: “I diplomati del Sud Italia sono più bravi di quelli del Nord Italia. Oppure no? Come ogni anno si ripropone la contrapposizione tra Nord e Sud Italia per la qualità della scuola e la preparazione degli studenti.

Secondo i dati relativi ai recenti esami di maturità, gli studenti del Sud Italia hanno ottenuto il maggior numero di "100 e lode" alla maturità, quasi il doppio rispetto ai coetanei del Nord Italia. Questo risultato sarebbe la prova che gli studenti del Sud sono più bravi. Ma se si considerano i risultati della Prova Invalsi, a cui sono stati sottoposti gli studenti di terza media, la situazione è opposta: gli studenti del Nord Italia risultano più bravi “. Oggi i risultati del test di medicina confermano quelli delle prove invalsi e smentiscono le percentuali dei "100 e lode" alla maturità del 2010. Una valanga di numeri contrapposti che dimostrano la complessità della valutazione di competenze e conoscenze nel mondo della scuola.