Edilizia, il Governo non metterà
di A.G. La Tecnica della Scuola 23.4.2014 La denuncia è di Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso e vice presidente vicario dell'Unione delle Province d'Italia, che parla di studenti di serie A e B: se fossero confermate le indiscrezioni sul decreto ‘Italia coraggiosa e semplice’, l'esclusione dal patto di stabilità per gli interventi di messa in sicurezza riguarderebbe soli i comuni. E anche Renzi nel dire che sono arrivate 4.500 richieste (in arrivo 3,5 miliardi di euro), parla solo di sindaci...
Il presidente della Provincia di Treviso teme che anche stavolta le Province siano "destinatarie di tagli finanziari abnormi e sproporzionati, sia rispetto al volume di spesa che effettuano, sia rispetto agli altri comparti di spesa locale; tagli che comprometteranno in maniera grave i servizi ai cittadini: 340 milioni da versare alle casse erariali entro due mesi, che si aggiungono al taglio di 1,2 miliardi annui equivale al blocco totale delle attività, per strade scuole, tutela del territorio e tutela ambientale. Qui - conclude Muraro - non si tratta di costi della politica, qui si tratta di tagli ai servizi". Per il momento, però, dai rappresentanti del Governo non giungono reazioni in merito alle dure accuse dell’esponente delle province italiane. Il premier Renzi,tramite una diretta twitter da Palazzo Chigi, rispondendo a chi gli faceva notare che i sindaci stanno aspettando risposte sull'edilizia scolastica, ha solo detto che fino ad oggi dai Comuni "abbiamo ricevuto 4.500 richieste. Abbiamo tolto dal patto di stabilità gli interventi sulla scuola. Saranno 3,5 miliardi di euro". Delle province, in effetti, sembra non esservi traccia. Almeno per il momento. |