Non capiamo come mai il nostro debba essere
sempre il paese degli ibridi e delle regole non fisse!

di Gianluca Mungo*, 12.4.2014

Non capiamo come mai un docente precario non possa, in questo paese, progettarsi la vita!

Non capiamo come mai questo debba sempre essere il poco civile ed evoluto paese del 'fatta la legge, trovato l'inganno!', dei pasticci burocratici e del tutto ed il contrario di tutto!

Non capiamo come mai, una volta che era stata fatta la legge 296/2006, si era stabilito di congelare le GAE e di provvedere al loro smaltimento, si è, nel giro di pochi anni, deciso quasi di smantellarle, istituendo code, ingressi e trasferimenti!

Non capiamo come mai, ancora, non si sia compreso che ad essere incostituzionali fossero le code e NON il congelamento!

Non capiamo come mai la principale forza del governo vada, a riguardo delle GAE, contro lo spirito di una legge fatta, votata ed approvata da un governo Ulivo (la legge 296/2006 venne elaborata proprio da chi oggi non la difende più)!

Non capiamo come mai il PD, in piena campagna elettorale, scriveva e diffondeva  un programma in cui garantiva delle cose in materia d'istruzione ed ora ne fa altre!

Non capiamo come mai il PD, dopo le critiche alla Gelmini, unisca, sulla scuola, all'unisono, la propria voce assieme a quella dei parlamentari di Forza Italia!

Non capiamo come mai, dopo sentenze che condannano l'Italia per come ha gestito il precariato scolastico, il partito che prima parlava tanto di 'legalità', di 'rispetto della legge', pensi ora di risolvere la cosa in maniera tanto ipocrita e superficiale con il farraginoso e casistico sistema di concorsi alias ruote della fortuna, dimostrando, così, di non saper valorizzare quanti docenti, in passato, hanno già superato concorsi e/o si siano, per giunta, specializzati ( a proprie spese)!

Non capiamo come mai i precari debbano vedersi trattati al pari di pedine di scacchi!

Non capiamo come mai sia tanto difficile comprendere come, fiduciosi di una legge, della certezza del Diritto, dello Stato, molti precari non debbano vedersi oggi tutelati nella loro scelta di vita (scelta richiesta dallo Stato stesso nel 2006)!

Non capiamo chi tutelerà quanti hanno acquistato casa (gesto importante, nel piccolo, anche per l'economia stessa della società, specie in un periodo in cui il mercato edilizio arranca) o una semplice automobile, con tanto di mutuo o di rate prestito ancora da pagare, per non parlare di chi ha messo al mondo un figlio (atto da proteggere in un paese col calo demografico come il nostro)!

Non capiamo il perché non si comprenda che rimettere tutto in gioco, sul piano lavorativo, può avere effetti talora devastanti su chi ha fatto nel 2006 e poi nel 2010 un'autentica scelta di vita!

Non capiamo la difficoltà nel capire che, non ultimo, il congelamento delle GAE sia una garanzia per la continuità didattica!

 

 

* Gianluca Mungo, Comitato per la tutela della 296/2006