La scuola con le ganasce di Pippo Frisone, ScuolaOggi 9.4.2014 In questi giorni il Miur ha assegnato le dotazioni organiche alle regioni per l’a.s.2014/15. Sono 600.839 né un posto in più né un posto in meno rispetto al 2011/12. Dopo i tagli epocali della Gelmini, -81mila posti dal 2008 al 2011, i tagli in effetti sono stati bloccati. Alla scuola sono state applicate le ganasce, lasciando inalterato dal 2011 il dato complessivo sugli organici a livello nazionale. Sono invece continuate le fluttuazioni in più o in meno dei posti assegnati a livello regionale, in base all’andamento della popolazione scolastica. Mentre il dato nazionale sugli alunni registra un incremento di 34mila unità rispetto all’anno scorso e al netto delle iscrizioni dell’Infanzia, 87mila unità nell’ultimo triennio, va precisato che l’andamento a livello locale vede concentrati gli incrementi soprattutto nelle regioni del centro-nord e i decrementi maggiori in quelle del centro-sud. Delle 18 regioni italiane, 9 registrano tagli agli organici mentre 9 hanno incrementi di posti. In testa la Lombardia con +410, seguono l’E.Romagna con +396, la Toscana con +269, il Lazio con +246. Subiscono, invece, tagli pesanti la Sicilia con -504, la Campania -387, la Puglia -340, la Calabria -183. A invarianza d’organico nazionale, il Miur dà un po’ meno di quanto spetterebbe alle regioni del nord mentre taglia un po’ meno alle regioni del sud. Prendiamo il caso della Lombardia. Con oltre 12mila iscrizioni in più rispetto all’anno precedente, la Lombardia assorbe da sola circa il 30% dell’ incremento nazionale sulle iscrizioni . E’ evidente che posti in più autorizzati in Lombardia non rispecchiano l’andamento sulle iscrizioni. Al timido aumento dei posti nell’infanzia +34, nella primaria +177, nelle superiori +318 corrisponde un taglio di -119 posti nella media, nel settore cioè dove più consistente è stato l’incremento delle iscrizioni. Significativi a proposito i dati di Milano : primaria +845 (+2,55%), media +1.951 (+6,55%), superiori +597 (+2,16% ) . La ripartizione che l’USR è chiamato a fare, non potrà non tener conto dello squilibrio oggi esistente tra i vari settori e tra le diverse province. Le ganasce messe agli organici a livello nazionale, rischiano così di aumentare le contraddizioni anche in quelle regioni come la Lombardia dove la popolazione scolastica è in costante crescita negli ultimi anni. Il risultato sarà, ancora una volta, un aumento degli alunni per classe al limite delle norme sulla sicurezza e cattedre superiori alle 18h. nella secondaria . La risposta doveva arrivare con l’introduzione dell’organico funzionale. Ma le ganasce messe alla scuola dal duo Gelmini-Tremonti, sono ancora lì, salde più che mai, ad impedirlo. |