Giannini: “Le classi multietniche
è come mandare i propri figli in viaggio”

di P.A. La Tecnica della Scuola 12.4.2014

Lo ha detto la ministra dell’istruzione, Stefania Giannini, oggi al Gramsci-Keynes di Prato per partecipare al convegno nazionale “Dirigere le scuole in contesti multiculturali”


Il Gramsci-Keynes di Prato è l’istituto scelto per il convegno nazionale “Dirigere le scuole in contesti multiculturali”, perché in questa parte della provincia italiana c’è l’incidenza più alta di alunni stranieri sul totale e quindi il luogo più idoneo per presentare il rapporto nazionale 2012/2013 sugli alunni stranieri nelle scuole italiane.

Prato inoltre ha l'incidenza di alunni stranieri più alta in Italia, il 19,7%, ed è di pochi mesi fa la polemica per la presenza all'istituto tecnico Dagomari di prime classi interamente composte da cinesi, spesso assolutamente non padroni della lingua italiana.

E proprio di integrazione e convivenza tra studenti di culture differenti ha parlato la ministra Giannini: “Avere nella stessa classe bambini con alle spalle patrimoni linguistici e culturali differenti è come mandare i propri figli in viaggio. Le classi multietniche, se vengono affrontate con i processi di integrazione giusti, come a Prato si fa, sono un arricchimento e non un indebolimento del processo di apprendimento”.